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SICUREZZA ALIMENTARE

OGM, Piano di controllo nazionale 2015-2018

OGM, Piano di controllo nazionale 2015-2018
Modalità operative uniformi e verifica degli adempimenti al Tavolo-LEA. Cruciale il controllo sulla materia prima e all'importazione.

Il Ministero della salute ha predisposto il nuovo Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di OGM negli alimenti, da attuare per il 2015-2018. Scopo del piano è facilitare la programmazione e il coordinamento delle attività di controllo attraverso modalità uniformi.

Per la stesura del nuovo documento, il Ministero della Salute ha tenuto conto dei risultati dei controlli effettuati negli anni passati, che  sia da un punto di vista numerico che di percentuale di non conformità, hanno mantenuto un trend soddisfacente. Si conferma tuttavia l'importanza dell'attività di controllo sulla materia prima e all'importazione, in quanto il controllo effettuato a monte della filiera evita che eventuali prodotti non conformi siano commercializzati sul territorio. Pertanto sulla base delle esperienze acquisite l'auspicio è di una completa applicazione dello Piano 2015-2018 ed il superamento delle difficoltà riscontrate in passato.

Adempimenti nei LEA- Nel Piano  sono state individuate le principali matrici, gli alimenti da sottoporre al controllo e i criteri da adottare da parte degli USMAF, nonché quelli cui ogni Regione e Provincia autonoma deve conformarsi per l'adozione di un proprio Piano regionale di controllo ufficiale. Sono indicate, inoltre, le modalità di trasmissione dei dati, per garantire il corretto flusso delle informazioni sui controlli effettuati dalle Autorità sanitarie in ogni Regione/Provincia. La valutazione dell'attuazione, da parte di ciascuna Regione, del Piano nazionale continuerà ad essere proposta annualmente al "Tavolo di verifica degli adempimenti" (Tavolo LEA).

Gli alimenti GM possono essere immessi sul mercato solo previo rilascio di un'autorizzazione da parte della Commissione Europea secondo la procedura stabilita dal Reg. (CE) n. 1829/2003. Gli alimenti così autorizzati devono rispettare le condizioni e le eventuali restrizioni riportate nell'autorizzazione. Il Reg. (CE) n. 1829/2003 stabilisce inoltre che tutti gli alimenti GM, che sono destinati al consumatore finale o ai fornitori di alimenti per la collettività, debbano riportare in etichetta la dicitura relativa alla presenza di OGM, "contiene (nome dell'organismo o nome dell'ingrediente) geneticamente modificato". Tale obbligo non si applica tuttavia agli alimenti che contengono OGM autorizzati in proporzione non superiore allo 0.9% degli ingredienti alimentari, purché tale presenza sia accidentale o tecnicamente inevitabile (Reg (CE) n. 1829/2003 art. 12, comma 2).
Inoltre, gli alimenti GM devono rispettare anche le prescrizioni stabilite in materia di tracciabilità. Tali prescrizioni sono state fissate in modo specifico per questo settore dal Reg. (CE) n. 1830/2003, che definisce la tracciabilità come la capacità di rintracciare OGM e prodotti ottenuti da OGM in tutte le fasi dell'immissione in commercio attraverso la catena di produzione e di distribuzione. Per "Alimenti geneticamente modificati" si intendono gli alimenti che contengono, sono costituiti o prodotti a partire da OGM, in base al Regolamento CE 1829/2003; un "Prodotto ottenuto da OGM" è un prodotto derivato, in tutto o in parte, da tali organismi, ma che non li contiene e non ne è costituito. (Regolamento CE 1829/2003).

Competenze di attuazione- L'attuazione del Piano per le parti e negli ambiti territoriali di rispettiva competenza è affidata:
- alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano per la programmazione e il coordinamento delle attività di vigilanza e controllo sul territorio regionale di competenza;
- alle AA.SS.LL. per l'espletamento delle attività di vigilanza e controllo;
- agli USMAF per le attività di controllo sui prodotti di origine non animale destinati all'alimentazione umana presentati all'importazione;
- agli II.ZZ.SS, alle ARPA, alle AA.SS.LL e agli altri laboratori designati dalle Autorità competenti per il controllo ufficiale per l'effettuazione delle analisi di laboratorio;
- al CROGM per quanto riguarda la raccolta dei dati relativi alle attività di controllo – database - e il supporto tecnico per le procedure di analisi in qualità di Laboratorio nazionale di riferimento ai sensi del Reg. (CE) 882/2004;
- all'ISS per le revisioni di analisi su campioni di alimenti non conformi.

Le modalità operative contenute nel Piano sono il frutto di un lavoro di  collaborazione fra il Ministero, le Regioni e le Province Autonome, l'Istituto Superiore di Sanità ed il Laboratorio nazionale di riferimento, anche Centro di Referenza Nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM), istituito presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana.

pdfPIANO_NAZIONALE_CONTROLLI_UFFICIALI_OGM_2015_2018.pdf365.1 KB