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IN ATTESA DEL TAR

OGM, Il Ministro Galletti: permettere all'Italia divieto di coltivazione

OGM, Il Ministro Galletti: permettere all'Italia divieto di coltivazione
Mercoledì la decisione del TAR Lazio. Il Ministro dell'Ambiente: "Permettere agli Stati di proibire le coltivazioni OGM".
"Siamo fortemente impegnati per una modifica della normativa europea al fine di consentire agli Stati Membri di applicare limitazioni o di proibire la coltivazione di OGM in tutto o parte del loro territorio nazionale". Lo afferma il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a margine del Consiglio dei Ministri di oggi, nel corso del quale si è discusso della situazione che potrebbe venirsi a creare in Italia dopo la decisione del Tar, attesa per il prossimo 9 aprile, sulla legittimità del divieto di coltivazione nel nostro paese per 18 mesi del mais geneticamente modificato.

"Come futura presidenza di turno dell'Unione europea – sottolinea il Ministro Galletti – assieme ai Ministri Martina e Lorenzin, stiamo collaborando con la Grecia, oggi presidente UE, alla definizione della proposta di modifica della direttiva che disciplina il settore nella direzione di una maggiore autonomia degli stati in materia di OGM".

La modifica della normativa Ue - che manterrebbe lo schema dell'approvazione a livello comunitario per i vari tipi di coltivazioni Ogm, consentendo però bandi da parte dei singoli Stati membri - è sostenuta dalla maggioranza dei paesi. Anche se alcuni ministri hanno espresso la preoccupazione che l'iniziativa per riportare ai singoli Stati la decisione sulle coltivazioni geneticamente modificate potrebbe andare contro le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto).

Nel febbraio scorso i ministri Ue non sono riusciti a raccogliere la maggioranza qualificata necessaria a bloccare l'autorizzazione a coltivare un nuovo tipo di mais geneticamente modificato - il Pioneer 1507 delle aziende americane DuPont e Dow Chemical, aprendo così la strada alla sua approvazione diretta da parte della Commissione europea, così come prevede l'attuale normativa.
Proprio per evitare simili circostanze, gli Stati più contrari all'uso di Ogm stanno cercando di riportare la decisione ultima in materia all'autorità nazionale.

Intanto, il 9 aprile prossimo, il Tar del Lazio deve esprimersi sul ricorso presentato da un agricoltore friulano che ha seminato mais geneticamente modificato, contro un provvedimento del governo Letta che sospende la coltivazione di mais Ogm. L'Italia non ha richiesto l'applicazione della clausola di salvaguardia, in compenso il governo precedente ha utilizzato un provvedimento interministeriale per vietare la semina di mais MON810. La validità di questo provvedimento è al centro del ricorso al TAR che si deciderà il 9 aprile.