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REG 219/2014

Nuove procedure di ispezione post mortem dei suini

Nuove procedure di ispezione post mortem dei suini
Alla luce del parere dell'EFSA, la Commissione Europea ha modificato le norme specifiche per le ispezioni post mortem di suini domestici.
Con il Regolamento 219/2014, il Legislatore europeo modifica il Regolamento (CE) n. 854/2004 (sezione IV, capo IV, parte B dell'allegato I) in merito ai requisiti specifici per l'ispezione post mortem di animali della specie suina domestica. Il nuovo provvedimento comporta un adeguamento delle pratiche correnti sia per gli operatori del settore alimentare che per le autorità competenti e consente, pertanto, una applicazione  differita al 1 giugno 2014

Rischio di contaminazione incrociata- Alla base del Regolamento 219/2014 c'è il parere adottato dall'EFSA il 3 ottobre 2011 sui rischi per la salute pubblica cui far fronte tramite l'ispezione delle carni suine, in cui si conclude che il requisito vigente relativo alla palpazione e all'incisione durante l'ispezione post mortem comporta un rischio di contaminazione incrociata. L'EFSA è giunta inoltre alla conclusione che la palpazione e l'incisione attualmente utilizzate nelle ispezioni post mortem devono essere omesse nei suini sottoposti a macellazione normale, perché il rischio di contaminazione microbica incrociata è più elevato del rischio associato ad un possibile ridotto rilevamento delle condizioni su cui si concentrano tali tecniche. L'uso di tali tecniche manuali durante l'ispezione post mortem va limitato ai suini sospetti individuati, fra l'altro, mediante riconoscimento visivo delle pertinenti anomalie post mortem.

Palpazioni e incisioni- Qualora i dati epidemiologici o di altra natura trasmessi dall'azienda di provenienza degli animali, le informazioni sulla catena alimentare o i risultati dell'ispezione ante mortem o del riconoscimento visivo post mortem delle pertinenti anomalie indichino possibili rischi per la salute pubblica o la salute e il benessere degli animali, il veterinario ufficiale deve avere la possibilità di decidere quali palpazioni e incisioni vadano effettuate nel corso dell'ispezione post mortem al fine di decidere se le carni sono idonee al consumo umano.