• Utenti 12
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31848
cerca ... cerca ...

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo le Feste. Auguri a tutti i lettori +++  


FONDI REGIONALI

PSA, riparto tra le aziende lombarde per la biosicurezza

PSA, riparto tra le aziende lombarde per la biosicurezza
La Lombardia finanzia con 3,9 milioni di euro 194 aziende suinicole per il miglioramento della biosicurezza e la prevenzione della diffusione PSA. Il riparto provinciale.
Sette province lombarde sono destinatarie dei fondi da ripartire tra gli allevamenti dei territori per contrastare la Peste Suina Africana. Il dettaglio delle somme è stato comunicato oggi dall'assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, annunciando gli esiti del bando regionale dedicato agli allevamenti suinicoli lombardi.

La destinazione dei fondi- Risorse pari a 1,4 milioni di euro vanno alle aziende che, a partire dal 7 gennaio 2022, avevano autonomamente realizzato recinzioni contro la PSA. Altri 2,5 milioni di euro finanzieranno le imprese che hanno presentato domanda per interventi di prevenzione, come l’acquisto e l’installazione di recinzioni fisse anti-cinghiali, la realizzazione di zone filtro per separare le aree sporche da quelle pulite all’interno degli allevamenti, e l’implementazione di strutture automatizzate per la disinfezione dei mezzi. Di seguito il riparto dei fondi concessi suddivisi per provincia, con indicazione del numero delle domande e del totale finanziato.

Provincia - n. domande- totale finanziato
Bergamo -6 - 103.118 euro
Brescia -49 - 934.724 euro
Cremona -36- 611.622 euro
Lodi -10 -239.157 euro
Mantova -76 -1.587.472 euro
Milano- 1 -39.810 euro
Pavia -16- 332.851 euro

A questi fondi si aggiungono i 2,2 milioni di euro già erogati attraverso il primo bando, aperto nel luglio 2023. "Voglio elogiare - prosegue Beduschi - l’impegno delle nostre aziende che, sanno di dover mettere tutta la loro professionalità e tecnologia a protezione del proprio lavoro e della filiera suinicola più importante d’Europa. Al tempo stesso serve la consapevolezza che la biosicurezza oggi è tutto e che non possono più essere parte del sistema comportamenti e strutture inadeguate. Servono scelte forti con chi non si mette al passo con i tempi, che sono veramente difficili”.