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AUDIZIONE IN SENATO

PSA, Filippini in Senato: aggiornamenti sulla strategia

PSA, Filippini in Senato: aggiornamenti sulla strategia
Dalla nomina di tre subcommissari, alle gare per le gabbie di cattura. Il Commissario alla PSA ha spiegato in Senato le prospettive di un'emergenza sotto controllo.
“Siamo una grande squadra, con una sinergia è un'azione molto ben definita”. Alla luce di questa esperienza, il piano strategico in atto da alcuni mesi è in via di revisione e sarà ripresentato alle Regioni e alla Commissione Europea. A riferirlo è il Commissario Straordinario di Governo alla PSA, Giovanni Filippini, che il 4 febbraio è stato audito dalle Commissioni riunite Sanità e Agricoltura del Senato (video)

"Stiamo cercando di anticipare le mosse di uno nemico invisibile, in una una situazione che, con la massima prudenza e cautela, “sta funzionando”. Il virus non si sta diffondendo e “adesso vorremmo iniziare anche a retrocedere”. Filippini accenna a negoziati con la Commissione Europea per riaprire territori che in questo momento sono in zona di restrizione. “Ma questo - ha precisato- è possibile nel momento in cui le attività di sorveglianza ci dicono che il virus in quei territori non c'è più”.

Rispondendo ai senatori delle Commissioni riunite, Filippini ha parlato del depopolamento attraverso l’utilizzo di gabbie di cattura, già acquistate da alcune regioni, ma in numero ancora non sufficiente. Il Ministero della salute ha indetto tre gare per l'acquisto di gabbie, due delle quali sono andate deserte, mentre una terza ha riscosso, due settimane fa la manifestazione di interesse di due aziende. Entro 30 giorni la procedura sarà conclusa e verranno assegnate alle Regioni sulla base della strategia in essere, della presenza dei cinghiali e dei distretti suinicoli. “Il tema è chi gestirà queste gabbie – ha affermato- perché sono molto complesse da gestire”. Anche su questo la struttura commissariale farà una valutazione “molto attenta”, per scongiurare il rischio di generare serbatoi virali.

Sono in corso valutazioni all'interno dell'Agricoltura per creare, attraverso i fondi di pertinenza, il cosiddetto “agricoltore sentinella” che faccia attività di sorveglianza. Una esigenza che si lega alla vastità del territorio da sorvegliare (oltre 2 milioni di ettari) e che può essere coadiuvata da una attività di sorveglianza rapida e di prossimità. Ci dobbiamo presentare a giugno con un territorio sotto controllo (“almeno l’80 per cento delle carcasse”) in territori anche molto complicati da un punto di vista geografico.

Verranno nominati tre subcommissari, uno dei quali si dovrà occupare del coordinamento delle attività nella zona CEV, armonizzando le azioni in tutti i territori. “Non ci possiamo permettere di avere comportamenti o azioni diverse nei confronti di una strategia chiara”.

“Non abbiamo a disposizione un vaccino”. L'Italia è presente in una cordata importante europea con il Centro di referenza sia nazionale che europeo spagnolo. Il Ministero della salute sta finanziando un progetto insieme al Centro referenza nazionale e all’Istituto Superiore di Sanità per portare avanti un vaccino a “tecnologia Covid”. Il virus della PSA, “non induce anticorpi neutralizzanti protettivi e quindi stiamo cercando di spostare la sperimentazione dall'immunità anticorpale verso l'immunità cellulo-mediata, per capire se riusciamo a trovare un'immunità protettiva. Ma in questo momento, purtroppo, non abbiamo notizie positive”. Sulle ricerche in corso in un Istituto Kenyota, citate in Commissione, il Commissario Filippini si è detto aperto alla valutazione di ogni iniziativa di ricerca.

Mostrando le zone di restrizione e la Zona CEV, Filippini ha ribadito il concetto di depopolamento mirato basato su un sistema algoritmico di “calcolo della sensibilità”. Abbiamo cercato di calare questo modello per unità di caccia. Con questo modello diciamo alla singola squadra che può depopolare il 150% dei cinghiali. Ma in altre zone prima di depopolare e di dare la deroga,  faccio sempre molta attenzione".

Sul potenziamento dei Servizi Veterinari, sollecitato dalla senatrice Maria Cristina Cantù, il Commissario Filippini ha spiegato che "i cambiamenti climatici hanno modificato la diffusione dei virus". Probabilmente ci saranno altre situazioni da gestire e i servizi veterinari nazionali "vanno sicuramente potenziati".