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FOGGIA

Carenza di ambulatori, serve "l'investimento di un privato"

Carenza di ambulatori, serve "l'investimento di un privato"
Foggia soffre la carenza di cliniche veterinarie, secondo il presidente dell'Ordine "l’unica strada concretamente perseguibile è l’investimento di un privato".
A Foggia mancano cliniche veterinarie e una guardia medica e la carenza incide negativamente sia sugli utenti che sui professionisti. 
I tentativi di soluzione come i numeri verdi e i sistemi di reperibilità integrata sono stati sperimentati nel corso degli anni ma non sono stati risolutivi. L’unica alternativa reale potrebbe essere un investimento da parte della ASL, ma questo non sembra rientrare nei piani attuali dell’azienda sanitaria.

“L’unica strada concretamente perseguibile è l’investimento di un privato: un grande imprenditore, una società o una multinazionale, come già accade a Milano, disposti ad aprire una clinica veterinaria H24 per rispondere a tutte le richieste ed emergenze" ha dichiarato il presidente dell'Ordine dei Veterinari di Foggia Antonio Iannacci.

Problemi e disguidi, precisa il presidente riguardano soprattutto animali randagi e animali d’affezione di turisti presenti sul territorio. “Per il resto, ogni pet ha un proprio veterinario di riferimento. In caso di assenza, sarà lo stesso professionista ad indicare un sostituto. Un po’ come avviane nelle sostituzioni dei medici di base”, aggiunge. Ma le emergenze restano emergenze. E al momento non vi è un servizio di pronto soccorso a servizio di un città medio-grande come Foggia e di una provincia con 61 comuni.

Oltre alla carenza di servizi, c’è anche una scarsità di professionisti nel territorio. Dei 220 veterinari iscritti all’albo professionale di Foggia, solo una percentuale lavora effettivamente nella provincia, poiché molti trovano impiego altrove, spesso all’estero, pur rimanendo iscritti all’ordine locale.

“Siamo pronti a collaborare per l’apertura di una clinica o un servizio di guardia medica veterinaria,” conclude Iannacci. “La nostra missione è salvaguardare questa professione, che è così importante per la salute degli animali.”

(fonte)