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NUOVO PIANO REGIONALE

Brucellosi: vaccino non eradica, serve sforzo importante

Brucellosi: vaccino non eradica, serve sforzo importante
Il vaccino, da solo, non basta. Antonio Limone, Direttore Generale IZS del Mezzogiorno interviene nel dibattito. La Regione vara il nuovo piano di azione.


Da mesi, l'eradicazione della brucellosi in Campania e in particolare nel casertano accende le proteste degli allevatori e il dibattito politico. Con strascichi giudiziari presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Al centro del contendere il metodo di eradicazione della malattia che costa, lamentano gli allevatori, abbattimenti “ingiustificati” di bufale. Da qui, iniziative e interrogazioni parlamentari a sostegno di una strategia vaccinale.

Con un video diffuso anche  dal notiziario casertanews.it il Direttore Generale dell'IZS del Mezzogiorno Antonio Limone  interviene apertamente nel dibattito. “ Certo che è possibile eradicare la malattia- dichiara nel filmato girato dall'Istituto per il canale You Tube-  basta applicare le norme europee e nazionali. Altrimenti i piani falliscono. Non si può far crescere un comparto se ci sono molti focolai di brucella e tubercolosi. Le malattie infettive sono la vera palla al piede di una produzione di una grande prelibatezza come quella della mozzarella di bufala campana. Il vaccino non eradica la malattia, la attenua. Se l’obiettivo è eradicare dobbiamo fare uno sforzo importante”.

Intanto, la Regione Campania, per il tramite dell’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo  ha varato il nuovo piano d’azione. È stato messo a punto un documento tecnico integrativo - che sarà a breve sottoposto al Ministero della Salute e agli enti sanitari - prima del varo in Giunta dell'intero programma.
Il documento prevede l'introduzione dell'obbligo vaccinale nell’area “cluster” dei quattro Comuni a maggiore concentrazione di focolai (Cancello e Arnone, Castel Volturno, Grazzanise, Santa Maria La Fossa) per i capi tra i sei ed i nove mesi di età, per un periodo di sei anni; introduzione facoltativa del vaccino nei sette Comuni dell’area “buffer” (Villa Literno, Pignataro Maggiore, Carinola, Capua, Francolise, Mondragone, San Tammaro); incremento della frequenza dei controlli negli allevamenti che presentano focolai di infezione (controlli previsti con cadenza bisettimanale); riduzione dei tempi di diagnostica da sette a cinque giorni lavorativi; screening obbligatori e obbligo di pastorizzazione del latte nell'area "cluster"; realizzazione di stalle contumaciali.

Il documento integrativo al Piano di Eradicazione della Brucellosi Bufalina è stato elaborato dal Tavolo Tecnico composto da esponenti dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, della Direzione Generale Tutela della Salute della Regione Campania (Unità operativa dirigenziale "Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria"), del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e della Direzione Generale dell'Azienda Sanitaria Locale di Caserta, riuniti presso gli uffici dell'Assessorato all'Agricoltura della Regione Campania.

Il documento - che ha preso in esame le istanze presentate nelle scorse settimane dagli stakeholder del settore bufalino - è stato anche condiviso con le associazioni che compongono il Tavolo Verde (Coldiretti, Confagricoltura, Copagri e Cia), in occasione della successiva riunione svoltasi il 1° febbraio scorso negli uffici dell'Assessorato Agricoltura della Regione Campania. Nei prossimi giorni sarà presentato agli altri attori del territorio, per assicurare piena condivisione e continuità di dialogo. (fonte)

Nel video realizzato dall'IZS del Mezzogiorno le ricercatrici veterinarie Anna Cerrone e Esterina De Carlo spiegano la malattia, le normative di eradicazione, le azioni di ripopolamento del patrimonio bufalino campano e le garanzie di sicurezza alimentare al consumatore di mozzarella di bufala campana, uno dei più pregiati prodotti di origine animale del mondo. 

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