• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
RIFORMA PAC

Benessere animale, Rolfi: temi etici non siano vincolanti

Benessere animale, Rolfi: temi etici non siano vincolanti
Approvata in Consiglio regionale una risoluzione sulla Pac. Nei nuovi regolamenti, "novità pericolose per la tenuta dell'agricoltura italiana e lombarda".


Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato (68 voti favorevoli e 1 contrario) la risoluzione 'Richiesta di impegno di Regione Lombardia per contrastare gli aspetti negativi della Pac post 2020';  la risoluzione- ha spiegato l'Assessore all'Agricoltura Fabio Rolfi- mira a contrastare gli effetti negativi della Politica agricola comune dopo il 2020.

Meno fondi per l'Italia- La Lombardia ha stimato, per l'Italia, una riduzione di circa il 12 per cento rispetto al budget 2014-2020, di cui un taglio dell’8 per cento sul primo pilastro (pagamenti diretti) e del 15 per cento sul secondo pilastro (sviluppo rurale). Rolfi difende gli interventi sul primo pilastro, che "non sono una forma di assistenzialismo agricolo, ma una forma di intervento sul reddito degli agricoltori per contenere la volatilita' dei prezzi, vista l'instabilita' dell'agricoltura, che è legata anche a fenomeni metereologici e che non puo' prescindere anche dai costi di produzione". No quindi alla cosiddetta "Convergenza Esterna", ai premi Pac/ettaro identici in tutta Europa:, perchè " significa spostare soldi dagli agricoltori italiani, e lombardi in particolare, verso gli agricoltori dell'Est, dove i costi sono minori e riguardano Paesi che hanno dato un contributo molto minore al fondo Pac"- ha spiegato Rolfi.

Temi etici non vincolino-  "I temi della condizionalita' e del benessere animale sono condivisibili, ma dipende da come si affrontano"- ha dichiarato Rolfi. 
"Quello del benessere animale e' un tema etico, ma anche produttivo, perche' puo' aumentare la produzione zootecnica, ma vigileremo perche' non diventi un vincolo all'agricoltura e alla zootecnia intensiva come la nostra".

Da regionale a nazionale - "Va contrastata la proposta europea di una politica agricola nazionale". Rolfi si riferisce al passaggio dai Piani di Sviluppo Rurale (oggi gestiti dalle Regioni) a un Piano di Sviluppo Nazionale. Per l'Assessore lombardo, "la necessita' di Bruxelles di semplificare non puo' non tenere conto che  le misure vanno differenziate a seconda delle specificita' dei territori. Per questo - dichiara- va difesa la regionalizzazione della Pac, peraltro prevista dalla stessa Costituzione, che attribuisce competenza in agricoltura alle Regioni".
E sui ritardi della Lombardia, Rolfi rilancia:  "Siamo oggi all'85% di misure attivate sul Psr, quindi molto avanti, molto efficienti".

I tetti penalizzano le aziende intensive - "Altro problema e'quello dei 'tetti' che vengono messi alla Pac - ha proseguito -oltre una soglia di contributo non viene piu' dato e va diminuendo fino a zero. E' una misura che colpisce le grandi aziende intensive, fondate su produzioni molto significative, come per esempio le grandi aziende risicole lombarde, penalizzandole con un principio che ritiene che vadano tutti trattati nello stesso modo, pur essendoci, in Europa, realtà agricole differenti, la cui specificita' va difesa".

 "Stiamo realizzando un gran lavoro in Europa, coinvolgendo sul tema dell'agricoltura regionale parlamentari lombardi di ogni schieramento  - ha sottolineato Rolfi -. Abbiamo avuto anche l'opportunita', non comune per le Regioni, di incontrare il commissario, a cui abbiamo rappresentato quanto le novita' dei nuovi Regolamenti sulla Pac siano pericolose per la tenuta dell'agricoltura italiana e lombarda e da cui abbiamo avuto rassicurazione circa il lavoro di contenimento dei tagli".

pdfIL_TESTO_DELLA_RISOLUZIONE.pdf114.01 KB