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LA LETTERA

Abuso al canile, Ordine di Cremona soddisfatto per la sentenza

Abuso al canile, Ordine di Cremona soddisfatto per la sentenza
L'eutanasia "è un atto medico di forte rilevanza bioetica". La Presidente ringrazia il Garante, il Collega Emilio Olzi.


Dopo la sentenza della Corte di Cassazione sulla condanna a due anni di reclusione per esercizio abusivo della professione veterinaria, la presidente dell'Ordine dei Veterinari di Cremona, Nicoletta Colombo, ha firmato una lettera per la stampa cittadina.

La Presidente Colombo esprime la "soddisfazione" dell'Ordine per la conferma in Cassazione del giudizio espresso dal Tribunale di Cremona: per fatti risalenti al 2007, tre volontarie dell'associazione protezionista che allora gestiva il canile comunale sono state condannate ai sensi dell'articolo 348 del Codice Penale.
Le volontarie avevano praticato vaccinazioni ed eutanasie a decine di cani e gatti ospitati nella struttura, nel contesto di una gestione penalmente perseguita anche per reati penali in danno agli animali.

"L’Ordine dei veterinari di Cremona non può che ritenersi soddisfatto"- scrive la Presidente Colombo a proposito della sentenza. "L’atto dell’eutanasia, pratica di fine vita applicabile ad animali gravemente sofferenti e senza possibilità di recupero, è un atto medico di forte rilevanza bioetica"- scrive la Presidente dei veterinari cremonesi che ringrazia il Collega "Emilio Olzi, che ha in qualità di Garante vigilato e contribuito alla corretta gestione del caso".

Dopo l'inchiesta, l'Amministrazione comunale procedeva infatti a nuova assegnazione del canile e alla nomina di un Garante, individuato nella persona del Collega Olzi, che all'epoca ricopriva anche la carica di Presidente dell'Ordine dei Veterinari di Cremona.