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MARCHE

L'allevamento è commerciale se produce almeno 30 cuccioli all'anno

L'allevamento è commerciale se produce almeno 30 cuccioli all'anno
"Sono allevamenti a scopo commerciale esclusivamente quelli che detengono fattrici e producono almeno 30 cuccioli l'anno”.

Via libera a larga maggioranza alla pdl che rivede la definizione di allevamento a scopo commerciale contenuta nella normativa approvata nel '97. La commissione Sanità del Consiglio regionale delle Marche ha approvato alcune modifiche della normativa regionale su animali da affezione e prevenzione del randagismo.

Al centro dell'attenzione la definizione di allevamento a scopo commerciale. “Abbiamo recepito pedissequamente – sottolinea il relatore di maggioranza, Federico Talè (Pd), primo firmatario della proposta di legge- quanto previsto dall'accordo Stato-Regioni, precisando che sono allevamenti a scopo commerciale esclusivamente quelli che detengono fattrici e producono almeno 30 cuccioli l'anno”.

La modifica ha la finalità di adeguare la normativa regionale a quella nazionale sull'attività cinotecnica:  in base alla norma regionale, per allevamento a scopo di commercio si intende la detenzione di cani e di gatti in numero pari o superiore a cinque fattrici, intese quali femmine in età fertile non sterilizzate, o di trenta cuccioli per anno. "In sostanza- sintetizza Talè-  mentre la normativa nazionale individua la figura dell'allevatore professionale o commerciale nel soggetto che ha almeno 5 fattrici e produce non meno di 30 cuccioli all'anno, per la disciplina regionale è tale chi ha semplicemente 5 o più fattrici, anche nell'eventualità che non produca mai cuccioli".

I contrari ritenevano la legge regionale già coerente con l’Accordo Stato-Regioni sul benessere degli animali da compagnia e pet-therapy del 6 febbraio 2003, che definisce: «allevamento di cani e gatti per attività commerciali” la detenzione di cani e di gatti, anche a fini commerciali, in numero pari o superiore a 5 fattrici o 30 cuccioli per anno». Ma,alla fine, è stato positivo anche il giudizio della relatrice di opposizione, la vicepresidente della commissione Elena Leonardi (FdI). “Ci siamo soffermati sulla proposta di legge per diverse sedute - evidenzia - approfondendone i contenuti, migliorandoli fino ad arrivare a un testo legislativo in gran parte condiviso".

Tra le novità l'adozione da parte della Giunta regionale, sentiti Comuni, Unione montane e Asur, e con la collaborazione delle associazioni di protezione animale, di uno specifico protocollo per favorire l'adozione dei cani ospitati nei canili”.