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DOPO LA RELAZIONE DEI BIOLOGI

Allarmismo, il Sindaco: "per la Usl è tutto a posto. Denuncio tutti"

Allarmismo, il Sindaco: "per la Usl è tutto a posto. Denuncio tutti"
Studio commissionato a un laboratorio di biologi certificato dal Miur: in una gallina ruspante diossine, furani e Pcb, tre volte superiori al limite di legge.


L'esemplare, di due anni, è stato prelevato dal Monte Ricco, nel cuore del Parco Colli (Monselice, Padova)  da un contesto rurale domestico. L'indagine è stata finanziata (1.500 euro) dal comitato Lasciateci Respirare, che mette sotto accusa tre cementifici "che per anni hanno funzionato contemporaneamente" e la presenza di "un forte insediamento industriale". "Anni di indagini epidemiologiche evocate dall’amministrazione ci avevano detto di stare tranquilli, ma non è così", dicono i vertici del comitato.

Ma il sindaco di Monselice o Francesco Lunghi è andato su tutte le furie: «Tutte bugie, non è vero niente, il comitato fa solo danni, semina panico senza motivo, l’Usl ha sempre detto che qui è tutto a posto, passerò alle vie legali: denuncio tutti». «Gli ambientalisti avevano il dubbio che il pollame potesse essere contaminato? Dovevano subito avvertire l'Ulss- dice il Primo Cittadino-  affinché l'ufficio preposto, che è molto efficiente, mettesse in atto la procedura prevista dalla legge. Se noi avessimo nutrito dei sospetti, ci saremmo mossi subito. tuona il primo cittadino In questo modo se fosse stato trovato qualcosa, i cibi sarebbero...

Per Federico Grim, presidente dell’ordine dei biologi del Friuli Venezia Giulia, che ha scritto una relazione per la Procura, "il pollame allevato in quella zona  non può essere utilizzato come alimento, sia per l’uomo che come base per mangime di altri animali (..) i livelli di contaminazione sono preoccupanti». E sempre Grim, si rivolge ai residenti dalle pagine del Corriere del Veneto, consigliando di "non mangiare galline e pollame che superano l’anno di età, e di non mangiare uova, perché quegli animali contengono una quantità di elementi cancerogeni che si depositano nell’organismo e portano con certezza a contrarre carcinomi, azzerano la fertilità nelle donne e provocano mutazioni genetiche e ormonali nei bambini».

Lo studio è un colpo al cuore di allevatori, agricoltori e agriturismi che vivono dell’immagine di salute e benessere del Parco Colli, l’esito degli accertamenti non potrà che provocare polemiche.

«Avvisiamo l'Uls ma il metodo usato è scorretto»