Il Consiglio dei Ministri ha esaminato la legge con la quale, a luglio, la Provincia di Trento ha creato la propria rete di sorveglianza epidemiologica.
Nel corso dell'ultima seduta a Palazzo Chigi, il Governo ha deciso che non impugnerà la legge provinciale dell'11 luglio scorso, con la quale la PA di Trento ha istituito la rete di sorveglianza epidemiologica e definito il ruolo del veterinario aziendale. La legge trentina disciplina l'istituzione della rete di sorveglianza epidemiologica veterinaria e dell'elenco dei veterinari aziendali al fine di aumentare la sorveglianza nei confronti delle malattie degli animali e la tempestività delle relative segnalazioni, di incrementare la sicurezza degli alimenti di origine animale e la tempestività nell'applicazione delle attività di profilassi e delle altre misure di polizia veterinaria nonché l'efficienza dei controlli ufficiali dei servizi veterinari.
Esaminata, insieme ad altri provvedimenti, per verificarne i profili di compatibilità con l'ordinamento costitutuzionale e le attribuzioni legislative attribuite allo Stato, alle Regioni e alle Province autonome, sulla legge trentina, il Governo ha deciso per la "non impugnativa".
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