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LECCE

Intramoenia in studio, indagati per peculato due veterinari

Intramoenia in studio, indagati per peculato due veterinari
Un dirigente veterinario non avrebbe versato alla Asl le somme dovute per le visite intramoenia, con la presunta complicità di un collega.

L’accusa di peculato viene contestata a un dirigente veterinario del Dipartimento di prevenzione -Servizio Veterinario di Copertino (Lecce). Lo riferisce il Corriere Salentino, secondo il quale la stessa accusa ricade su una collega e collaboratrice di studio. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza, coordinate dal Pubblico Ministero, dopo accertamenti su segnalazione.
I finanzieri si sono recati nello studio del professionista, dove è stata acquisita la documentazione contabile ed extra-contabile. Per le indagini, gli inquirenti si sono avvalsi anche di testimonianze.

L’avviso di conclusione delle indagini preliminari obbliga all’uso del condizionale. Ai due indagati spetta il diritto di prendere visione di copia del fascicolo di indagine oppure chiedere di essere interrogati. Entrambi sono assistiti da legali di fiducia e d’ufficio. Il Veterinario, stando agli accertamenti, era autorizzato a svolgere attività di intramoenia nel suo studio veterinario.

Per l’accusa “nella sua qualità di pubblico ufficiale” si sarebbe appropriato di prestazioni veterinari per compensi complessivi quantificati in circa 946 euro tra il 2014 e il 2016 (di cui il 60% avrebbe dovuto essere versato alla Asl). L’indagato avrebbe invece omesso di registrare la documentazione e la fatturazione delle prestazioni svolte in favore di cinque clienti.
E sempre secondo le risultanze investigative, il dirigente si sarebbe avvalso dell’emissione di ricevute fiscale da parte della collega, omettendo così il versamento di quanto dovuto alla Asl.