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SARDEGNA

Presto disponibile il test della tubercolina per i bovini

Presto disponibile il test della tubercolina per i bovini
L'Assessorato della Sanità si è attivato appena informato della mancanza di test in Sardegna ed è riuscito a garantirne il tempestivo approvvigionamento.
Il test della tubercolina per i bovini sarà disponibile all'inizio della prossima settimana e i veterinari potranno immediatamente utilizzarlo per permettere la movimentazione del bestiame, ora bloccata. L'Assessorato della Sanità si è infatti attivato appena informato della mancanza di test in Sardegna ed è riuscito a garantirne il tempestivo approvvigionamento.

Nei giorni scorsi alcune associazioni di allevatori avevano denunciato il problema: i test per la tubercolina a disposizione delle Asl sarde erano scaduti nel mese di aprile e quindi non erano più utilizzabili. Questa situazione rendeva impossibile lo spostamento del bestiame, con possibili danni economici. Da questa  settimana, informa l'assessorato della Sanità, con la prima fornitura la situazione tornerà progressivamente alla normalità.

Nei giorni scorsi la Confederazione italiana agricoltori e Confagricoltura di Sassari, con un comunicato congiunto firmato dai rispettivi due presidenti, lamentavano i disagi sofferti a causa di questa mancanza dagli allevatori del Nord Sardegna e chiedono un intervento urgente dell'assessorato regionale alla Sanità. Il test antitubercolare è routinario, ma senza di esso, come detto, non si possono movimentare i capi. «La mancanza delle dosi necessarie di tubercolina per effettuare i test - dicono Cia e Confagricoltura - è una grave inadempienza che sta letteralmente mettendo in ginocchio gli allevatori del Monte Acuto e della Gallura, che sono impossibilitati a procedere alla vendita dei capi. Pertanto - aggiungono - si richiede un intervento urgente della Regione e dell'assessorato alla Sanità affinché si ponga rimedio a questa situazione incresciosa».

La tubercolina ricevuta dalle Asl della Sardegna nel 2013 è scaduta ad aprile, e da tale data i servizi veterinari non possono effettuare i relativi test. È un problema gravissimo, poiché il blocco della movimentazione dei capi può avere pesanti ricadute sulla commercializzazione della carne, principale fonte di reddito degli allevatori di capi bovini.

«Non è tollerabile - aggiungevano nel loro comuncoato congiunto le due organizzazioni agricole Cia e Confagricoltura - che nel 2014, dopo aver finalmente risolto positivamente il problema dell'approvvigionamento dei vaccini Blue Tongue, gli allevatori si trovino a combattere con un'altra calamità che deriva dalla manifesta incompetenza e trascuratezza da parte delle autorità sanitarie competenti. Se nel giro di qualche giorno non sarà posto rimedio al problema - conclude la nota inviata alla stampa - non escludiamo clamorose forme di protesta da parte degli allevatori bovini, già alle prese con una crisi di mercato che stenta a risolversi e che ora è aggravata dalla paradossale situazione venutasi a creare». (fonte)