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LE MOZIONI APPROVATE

Responsabilità sanitaria, la legge Gelli sarà riformata

Responsabilità sanitaria, la legge Gelli sarà riformata
Accelerare sui decreti attuativi, depenalizzare e tutelare i Sanitari da iniziative giudiziarie "arbitrarie e ingiuste".  Sì del Governo ad una profonda rivisitazione della Legge Gelli.

Il Sottogretario alla Salute Marcello Gemmato ha accolto quattro mozioni parlamentari che impegnano il Governo ad una serie di interventi normativi sulla responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie. La Legge n. 24 del 2017, cosiddetta «Legge Gelli», è ancora in attesa dei regolamenti attuativi e tutte le mozioni chiedono di velocizzarne l'emanazione per definire i requisiti e i massimali delle polizze obbligatorie per gli esercenti le professioni sanitarie.  A sei anni dall'entrata in vigore della Legge, mancano i regolamenti attuativi, le bozze predisposte dal Ministero delle Imprese, al quale compete il settore assicurativo, sono state bocciate dal Consiglio di Stato e dagli addetti ai lavori.

Ma le mozioni chiedono anche interventi per attenuare il fenomeno della medicina difensiva, che proprio la Legge Gelli avrebbe dovuto contrastare, e per bilanciare la relazione tra professionista sanitario e paziente, "senza intaccare il diritto ad un giusto risarcimento in caso di colpa medica", ma "salvaguardando gli operatori sanitari da iniziative giudiziarie arbitrarie e ingiuste"
In quest'ottica, il Sottosegretario ha accolto l'impegno ad assumere iniziative normative "per giungere ad una vera depenalizzazione dell'atto medico" e per una "definizione chiara di colpa grave", anche "rafforzando le disposizioni e le procedure relative all'accertamento delle eventuali responsabilità". In sostanza, le mozioni hanno impegnato il Governo ad una rivisitazione della responsabilità professionale, eliminando quella penale fatti salvi i casi di dolo e colpa grave.

Le mozioni sono state approvate nei testi riformulati dal Governo e rappresentano una sintesi delle istanze di maggioranza e di opposizione. Primi firmatari sono i deputati: Davide Faraone (Italia Viva) n.1/00224Antonio Girelli Gian (PD) n. 1/00225Marianna  Ricciardi (M5S) n.1-00226 Elena  Bonetti (AZ) n.1-00227, Laura Zanella (AVS) n. 1/00229, e Francesco Ciancitto (FDI) n.1/00230.

Le premesse e i testi approvati fanno principalmente riferimento alla sanità pubblica e alla medicina umana, mettendo in relazione le depenalizzazioni con la carenza di personale sanitario, oggi disincentivato da responsabilità elevate, contenziosi giudiziari e condizioni economico-professionali non soddisfacenti.

RC, ANMVI al dibattito sulla responsabilità sanitaria