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DDL CONCORRENZA

Semplificare la vendita diretta di prodotti agricoli

Semplificare la vendita diretta di prodotti agricoli
Controlli ex ante e il rischio di sanzioni disincentivano la vendita diretta di prodotti agricoli. Il Governo accoglie un ordine del giorno per fare chiarezza. 

La Senatrice Mara Bizzotto (Lega) è la prima firmataria di un ordine del giorno che impegna il Governo a fare chiarezza sulla normativa che disciplina la vendita diretta di prodotti alimentari agricoli. L'ordine del giorno è stato accolto durante i lavori di approvazione della Legge annuale per la concorrenza. Si chiede una interpretazione che eviti agli imprenditori agricoli il timore di sanzioni che rappresentano un freno al consumo dei prodotti di qualità.

"Il quadro giuridico presenta margini di incertezza- afferma la Senatrice Bizzotto-  suscettibili di disincentivare gli imprenditori agricoli". Ne risentono le attività di vendita diretta delle produzioni proprie, con particolare riguardo a quelle tipiche, per timori "legati a possibili non univoche attività di verifica da parte degli organi preposti e alle conseguenze sanzionatorie",

Le aziende agricole possono vendere i loro prodotti, anche manipolati o trasformati e pronti per il consumo. Possono farlo attraverso l'uso di strutture mobili di proprietà dell'impresa agricola, anche in modalità itinerante su aree pubbliche o private. E' inoltre consentito il consumo immediato dei prodotti venduti utilizzando locali e arredi di proprietà dell'imprenditore agricolo, "con l'eccezione del servizio assistito di somministrazione e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie generali".
I riferimenti normativi sui quali l'ordine del giorno chiede l'intervento del Governo sono il decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, (articolo 4, comma 8-bis) e il decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (articolo 34) sulla eliminazione dei controlli ex-ante.

L'ordine del giorno chiede che gli imprenditori agricoli abbiano "la libertà di organizzare le proprie attività, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di igiene, sanità e sicurezza alimentare, in modo da soddisfare le esigenze del mercato sotto il profilo della qualità dei prodotti agroalimentari".