Accogliendo una iniziativa della Lega, il Governo ha accolto un ordine del giorno per favorire "la libera concorrenza nel settore dei pagamenti elettronici".
Non solo carte elettroniche. Il Governo si è impegnato di fronte al Parlamento a valutare l'opportunità di adottare iniziative che consentano ai professionisti di scegliere il tipo di pagamento elettronico con il quale ricevere il compenso dovuto. L'impegno è contenuto in un ordine del giorno, primo firmatario il Senatore Stefano Borghesi (Lega) accolto dal Governo durante l'approvazione della Legge annuale per la concorrenza.
I Professionisti e gli esercenti sono obbligati ad accettare i pagamenti "con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione". Con questo ordine del giorno si vuole "adeguare la portata dell'obbligo al più ampio novero dei pagamenti elettronici tracciabili disponibili sul mercato". In sostanza, "lasciando a esercenti e professionisti la libera scelta di quello/i ritenuto/i più adeguato".
Il Governo si è impegnato a valutare iniziative-"anche di carattere normativo"- per non restringere l'obbligo alle sole carte elettroniche (di debito, di credito, prepagate). "Ad oggi sembrerebbe opportuno ampliare la portata della norma- afferma Borghesi- ed eliminare la discriminazione attualmente esistente tra carte di pagamento e tutte le altre fattispecie di pagamento elettronico tracciabili esistenti".
L'ordine del giorno cita uno studio del Politecnico di Milano dal quale emerge la crescita del cosiddetto "mobile e wearable payments", quei pagamenti che avvengono negli esercizi tramite smartphone o smartwatch e che sono arrivati a superare i 7 miliardi di euro.