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INTERROGAZIONE

"Cuori liberi", ex Ministro Costa chiede il quadro sanitario

"Cuori liberi", ex Ministro Costa chiede il quadro sanitario
Annunciato un esposto alla Procura e all'Ordine dei Veterinari sui fatti del "santuario" di Zinasco. Interrogato il Ministro della Salute per conoscere, fra l'altro, i rischi PSA.

Dopo la soppresione di dieci suini domestici nel rifugio "Cuori Liberi" (Zinasco, Pavia), l'ex Ministro dell'Ambiente On Sergio Costa, ha presentato una interrogazione al Ministro della Salute chiedendogli di "illustrare quali siano le misure di contenimento della Psa previste nel dettaglio per la regione Lombardia, a causa dei focolai identificati e se quanti e quali controlli siano stati effettuati negli allevamenti in Lombardia per verificare il rispetto delle misure di biosicurezza che siano efficaci onde evitare situazioni simili".

Al Ministro della Salute si chiede inoltre di fornire il quadro sanitario rilevato nel rifugio e "quanti animali fossero effettivamente infetti e i rischi oggettivi di diffusione del virus".
Quanto alle modalità di soppressione "che devono essere incruente e non recare stress e angoscia", l'On Costa chiede "rassicurazioni" e di valutare " soluzioni alternative e incruente a quella della soppressione, nelle circostanze in cui gli animali, ancorché affetti dalla patologia infettiva, non siano destinati all'alimentazione e in ogni caso non in condizione di causarne la diffusione, con particolare riguardo alle strutture di ricovero degli animali come «Cuori Liberi»".

Al Ministro dell'Interno l'interrogante chiede invece un "resoconto circostanziato" per chiarire "se davvero vi siano state forme di inutile e gratuita violenza nei confronti delle persone che pacificamente cercavano di opporsi alla mattanza". La richiestà è di prendere provvedimenti nei confronti delel foze dell'ordine " che avrebbero colpito al volto e al corpo deliberatamente i cittadini e che non avrebbero rispettato le misure di biosicurezza previste invece per legge".

L'On Costa riporta le testimonianze degli attivisti: Sono entrati gli operatori dell'Asl con fucili che ipotizziamo fossero carichi di narcotico, ma la verità è che non sappiamo cosa sia successo in quel recinto. Il veterinario del rifugio non è stato fatto entrare".

Secondo quanto riporta il quotidiano Il Giorno, l'Associazione protezionista Aidaa ha annunciato un esposto in Procura e all'Ordine dei Veterinari  per "chiedere di verificare il comportamento dei Veterinari che hanno abbattutto i suini senza prospettare diverse soluzioni e sui loro atteggiamenti successivi".