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XIV COMMISSIONE

Sperimentazione: Italia sotto infrazione, ricercatori in fuga

Sperimentazione: Italia sotto infrazione, ricercatori in fuga
I divieti introdotti dall'Italia e non previsti dalla Direttiva europea  2010/63 hanno causato una procedura di infrazione e la fuga dei ricercatori italiani.

La XIV Commissione Politiche Europee della Camera ha approvato un parere in cui chiede il superamento dell'infrazione aperta dalla Commissione Europea a carico dell'Italia in materia di utilizzo di animali per fini scientifici e di risolvere la questione dei "divieti addizionali disposti dalla normativa nazionale". Che vanno eliminati assicurando nel contempo "opportuni finanziamenti volti allo sviluppo di nuovi approcci metodologici per la ricerca senza l'uso di animali".

Errato recepimento
- Con il decreto milleproroghe, l'Italia si accinge a sospendere, in virtù dell'ennesima proroga, il divieto di sperimentazione animale per xenotrapianti e sostanze d'abuso e anche il divieto di riutilizzo di un animale in sperimentazioni «lievi» o «non risveglio», o condotte in anestesia generale. Si tratta di procedure non vietate dalla Direttiva Europea sugli animali utilizzati a scopi scientifici, ma introdotti in Italia con un recepimento "non corretto", che è costato una procedura di infrazione tutt'ora pendente. La Commissione Europea obietta all'Italia di avere introdotto- con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26-  divieti più rigorosi rispetto a quelli previsti dalla Direttiva.

Danno alla ricerca italiana- La XIV Commissione prende atto "dell'attuale assenza di metodi scientificamente validi alternativi all'utilizzo di animali" e del "nocumento che il carattere provvisorio della normativa nazionale applicabile produce sul settore della ricerca italiano". Le limitazioni imposte ai ricercatori nazionali inficiano le possibilità di collaborazione con partner europei soggetti alla normativa comunitaria, "con la conseguente elevata incidenza dei ricercatori italiani che decidono di condurre le loro ricerche all'estero".

Sul parere della XIV Commissione decideranno le Commissioni riunite (Affari Costituzionali e Bilancio) che hanno la competenza sul decreto milleproroghe.

Il Comitato Nazionale per la Bioetica- A marzo del 2020, il Comitato Nazionale di Bioetica ha invitato il Governo "a procedere rapidamente ad adeguare il decreto legislativo alla Direttiva europea 2010/63 in materia di protezione di animali a fini scientifici, al fine di rimuovere le cause di una possibile marginalizzazione del sistema di ricerca italiano, già fragile, e in modo da non tradire l’obiettivo di armonizzazione perseguito dalle nuove norme UE".