Per ridurre le liste d'attesa, un ordine del giorno impegna il Governo ad aumentare l'offerta e il personale medico e veterinario.
Accolto dal Governo l'impegno "a valutare l'opportunità di applicare l'aliquota fiscale del 15% alle retribuzioni della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, derivanti dalla effettuazione di prestazioni aggiuntive richieste dalle aziende sanitarie per l'abbattimento delle liste di attesa". L'impegno è contenuto in un ordine del giorno, presentato ieri in Commissione Igiene e Sanità del Senato durante la discussione della Legge di Bilancio 2020. A presentarlo sono state le Senatrici di Forza Italia Stabile e Rizzotti. Con il parere favorevole del relatore Sen Giuseppe Pisani, l'odg è stato accolto dal Sottosegretario di Stato alla Salute Pierpaolo Sileri (M5S).
La riduzione delle liste d'attesa "dipende dall'incremento dell'offerta attraverso un aumento di numero del personale medico veterinario e sanitario specialistico o delle ore lavorate"- si legge nell'atto parlamentare che ricorda che il CCNL 2016-2018 della Dirigenza sanitaria prevede la possibilità per i professionisti di effettuare prestazioni aggiuntive fissando la retribuzione a 60 euro l'ora, e che per ogni milione di ore/anno effettuate si rendono disponibili tre milioni di prestazioni;
Un procedimento di defiscalizzazione o di investimento specifico per la produttività aggiuntiva - sostengono le Senatrici- permetterebbe di mettere a disposizione milioni di ore per abbattere queste attese.