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LE PROPOSTE

Cinghiali, dalla protezione alla gestione della fauna selvatica

Cinghiali, dalla protezione alla gestione della fauna selvatica
Una nuova impostazione dei piani di controllo, non solo dei cinghiali, e proposte di nuove sanzioni per i danni causati dalla fauna selvatica.

Entro il mese di marzo, i Ministeri dell'Ambiente e delle Politiche Agricole presenteranno proposte per l'adeguamento del quadro normativo sanzionatorio relativo ai danni da fauna selvatica. Alla loro elaborazione sta lavorando un gruppo di lavoro che- come riferito alla Camera dei Deputati dal Ministro Gian Marco Centinaio (Lega)- è stato creato a metà novembre.

Rispondendo ad una interrogazione dell'On Guglielmo Golinelli (Lega), Centinaio ha dichiarato che "è necessario e non più rinviabile un piano per la gestione della “questione cinghiali” e più in generale degli animali carnivori". Il Ministro ritiene sia "giusto tutelare la fauna, ma devono esserci delle limitazioni, perché dobbiamo garantire la sicurezza delle persone nelle campagne e nei centri abitati, oltre ovviamente ai campi e ai raccolti". 

Il Ministro ha aggiunto che i cinghiali sono responsabili di gran parte dei danni causati dagli animali selvatici alle produzioni agricole, e rappresentano un rischio reale di trasmissioni di epidemie di grande rilevanza e particolarmente gravi, quali la peste suina africana, che dai Paesi europei del Nord Est, proprio attraverso i cinghiali, è stata recentemente rilevata in Belgio, e rappresenta una minaccia concreta per le produzioni agroalimentari, in particolare insaccati e prosciutti".

Il problema - ha concluso- "è da tempo all'attenzione mia personale e del Governo; infatti con gli assessori regionali abbiamo di recente condiviso un pacchetto di misure volte a rendere più incisivi gli strumenti di contrasto all'incremento della popolazione dei cinghiali".

L'aumento "spropositato" della fauna selvatica secondo Golinelli è dovuto al fatto che "in quarant'anni abbiamo perso il 60 per cento dei cacciatori" e allo spopolamento delle zone rurali più marginali. Con i cambiamenti climatici, ad esempio, "i cinghiali arrivano ad avere un incremento utile annuo del 180 per cento e c'è un tasso maggiore di sopravvivenza delle specie selvatiche" ha affermato il deputato leghista.

La richiesta dell'interrogante - rilanciata fra gli applausi del gruppo della Lega alla Camera- è duplice: "ammodernare la legge n. 157 del 1992 e non parlare più di protezione della fauna selvatica ma di gestione della fauna selvatica" e di "inserire  figura del cacciatore abilitato e volontario nell'effettuazione dei piani di controllo".
Fra le proposte dell'On Golinelli anche quella di "una norma per la commercializzazione della carne di selvaggina, in modo da creare reddito e da tracciare questa verso i nostri consumatori".