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COMMISSIONE AGRICOLTURA

Antagonisti e metodi ecologici contro le specie esotiche invasive

Antagonisti e metodi ecologici contro le specie esotiche invasive
Superare le criticità della "direttiva habitat" consentendo, in Italia, l'introduzione di specie antagoniste.

Sulla disciplina nazionale delle specie esotiche invasive, la Commissione Agricoltura della Camera ha chiesto modifiche, rilanciando l'uso delle specie alloctone in funzione di contrasto alle specie dannose. A questo riguardo, è in fase di predisposizione un decreto del Presidente della Repubblica sul quale la Conferenza Unificata si è già espressa a favore a luglio del 2016, ma a distanza di oltre sedici mesi, il Dpr in questione non è ancora stato emanato. La Commissione Agricoltura ne ha sottolineato l'urgenza durante l'esame dello schema di decreto di adeguamento al regolamento 1143/2014.

L'introduzione nel nostro ambiente di antagonisti naturali alla diffusione di specie aliene, difficilmente controllabili e potenzialmente dannose, ha dei precedenti. La Commissione cita modelli di intervento  come nel caso della lotta al cinipide galligeno(Dryocosmus kuriphilus) del castagno: l'introduzione del Torymus sinensis, suo antagonista naturale, sta fornendo " risultati particolarmente incoraggianti".

La Commissione Agricoltura chiede anche di inserire nello schema di decreto la previsione che le  regioni provvedano al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia. Tale controllo, esercitato selettivamente, viene praticato di norma mediante l'utilizzo di metodi ecologici su parere dell'ISPRA. Qualora l'Istituto verifichi l'inapplicabilità o l'inefficacia dei predetti metodi, le regioni possono autorizzare piani di abbattimento, attuati dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni regionali o provinciali. Queste ultime potranno altresì avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi o di operatori abilitati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, previa frequenza di appositi corsi validati da ISPRA, nonché delle guardie forestali e della polizia locale. In caso di abbattimento con arma da fuoco tali figure devono essere munite di licenza per l'esercizio venatorio.»;

Proposto infine che all'irrrogazione di sanzioni amministrative provveda  il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell'Arma dei Carabinieri.

Operatore abilitato al contenimento della fauna

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Le specie esotiche invasive in Italia (Daisie)

Schema di decreto legislativo per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1143/2014 recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive
Direttiva 92/43/CEE (direttiva «Habitat»).