• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31380

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

DDL LORENZIN

Emendamenti al riordino della disciplina degli Ordini

Emendamenti al riordino della disciplina degli Ordini
Settantanove emendamenti per riformare gli Ordini. E' ripresa in Commissione Igiene e Sanità la presentazione delle proposte di modifica al DDL Lorenzin.

Dopo la pausa agostana, i senatori proponenti hanno ripreso ad illustrare gli emendamenti (settantanove in tutto) all'articolo 3  riguardante il riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie. Le proposte emendative attengono all'organizzazione territoriale e di funzionamento degli Ordini, con particolare riguardo all'esercizio del potere disciplinare e alla creazione di organismi giudicanti indipendenti.

Il DDL Lorenzin - (Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica dei medicinali, di enti vigilati dal Ministero della salute, di sicurezza degli alimenti, di sicurezza veterinaria, nonché disposizioni di riordino delle professioni sanitarie, di tutela della salute umana e di benessere animale), ribattezzato Norme varie in materia sanitaria -prevede infatti la separazione  della funzione istruttoria da quella giudicante a garanzia del diritto di difesa, dell'autonomia e della terzietà del giudizio disciplinare. A tal fine, il DDL prevede che  in ogni regione vengano costituiti uffici istruttori di albo, composti da un numero compreso tra cinque e undici iscritti sorteggiati tra i componenti delle commissioni disciplinari della corrispettiva professione, garantendo la rappresentanza di tutti gli Ordini, e un rappresentante estraneo alla professione nominato dal Ministro della salute.

Nella seduta del 9 settembre scorso, il senatore Romani  ha illustrato le proprie proposte di emendamento volte a:
-rendere obbligatorio l'intervento del Ministero della salute ai fini della razionalizzazione delle circoscrizioni degli ordini.
-chiarire che gli adempimenti concernenti la trasparenza dell'azione degli ordini devono essere posti in essere in conformità al decreto legislativo n. 33 del 2013.
- elevare il livello di democraticità all'interno degli ordini, prevedendo una riserva di seggi per la lista che si colloca seconda per numero di voti validi conseguiti, e un limite di due mandati per i componenti del consiglio direttivo.
-prevedere la presenza di esperti di medicine non convenzionali in seno al consiglio direttivo e alla commissione di albo.
-modificare la ponderazione dei voti per l'elezione degli organi delle Federazioni nazionali, accordando maggiore tutela agli albi di dimensioni minori.
- prevedere che ulteriori albi siano istituiti dal Ministro della salute anche per i possessori di titoli, equipollenti o equivalenti alla laurea abilitante, conseguiti all'estero.

Nella stessa seduta, la senatrice Taverna ha illustrato le proposte contenute negli emendamenti a sua firma, affinchè gli ordini siano costituiti a livello regionale e non, come previsto dal testo base, a livello provinciale o di città metropolitana; sopprime il collegio dei revisori e le figure del tesoriere e del segretario degli Ordini, essendo le relative funzioni da attribuire a enti esterni e indipendenti; propone infine di sopprimere la disposizione relativa allo statuto delle Federazioni nazionali, al fine di sottoporre l'attività e l'organizzazione di tali enti a una disciplina di tipo legislativo, evitando stratificazioni tra discipline recate da fonti diversificate.

In Commissione, il senatore Bianco ha illustrato alcuni degli emendamenti di cui è firmatario, volti anche a tenere conto dell'intervenuta abolizione delle province ai fini della individuazione della dimensione territoriale degli Ordini. Bianco propone inoltre di chiarire il ruolo degli Ordini e delle relative Federazioni nazionali nelle procedure relative alla programmazione dei fabbisogni di professionisti e nell'espletamento delle attività formative e dell'esame di abilitazione. Altri contenuti emendativi sono volti a
-specificare che al consiglio direttivo di ciascun Ordine spetta il compito di iscrivere i professionisti nel rispettivo albo. -integrare le attribuzioni delle commissioni di albo nell'ambito degli ordini con più albi, onde garantire le sfere di autonomia di questi ultimi
-precisare che l'iscrizione all'albo è condizione per l'esercizio di ciascuna professione sanitaria, quale che sia la forma giuridica dell'esercizio.
- prevedere un meccanismo onde consentire la cancellazione dall'albo nel caso in cui risulti impossibile sentire preventivamente l'interessato.
-sopprimere il riferimento al carattere provinciale degli Ordini e consente che le Federazioni nazionali rappresentino le professioni presso qualsiasi ente ed istituzione.
-prevedere che le Federazioni nazionali emanino un codice deontologico approvato dai rispettivi consigli nazionali.
- attribuire al comitato centrale di ciascuna federazione il compito di adottare atti di indirizzo e coordinamento su materie che richiedono uniformità di interpretazione ed applicazione
- attribuire alle commissioni di albo di ciascuna federazione, nel caso in cui questa sia composta da più albi, le funzioni necessarie a garantire il necessario livello di autonomia di ciascun albo.
Proposto infine dal Sen Bianco l'istituto della sfiducia dei presidenti di albo, valevole anche per gli organi delle commissioni di albo.

Nelle precedenti sedute di luglio, il senatore Laniece  ha proposto di espungere dal testo la previsione degli uffici istruttori di albo di livello interprovinciale per le Province autonome, al fine di garantire il rispetto delle norme sul bilinguismo; mentre la senatrice Silvestro ha proposto l'introduzione del requisito della comprovata esperienza per il rappresentante estraneo alla professione all'interno degli uffici istruttori di albo, in considerazione della delicatezza delle funzioni attribuite a tale organo: la stessa Silvestro ha anche proposto di accordare un lasso di tempo più ampio per lo svolgimento delle votazioni relative agli organi degli Ordini, nonché la possibilità che le stesse si tengano anche in più sedi, al fine di agevolare la partecipazione degli aventi diritto.

------------------------

Lo 'spacchettamento'- Il Disegno di Legge delega presentato dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è stato adottato come testo base dalla Commissione presieduta dalla Senatrice Emilia Grazia De Biasi ed è stato 'spacchettato' in due parti, con apposito emendamento della Sen De Biasi: sono stati stralciati l'articolo 9 (delega per un testo unico della normativa vigente sugli enti vigilati dal Ministero della salute) e gli articoli da 11 a 25 (in materia di sicurezza alimentare e sicurezza veterinaria). Corsia preferenziale invece per l'iter parlamentare degli altri articoli che riguardano, fra le altre, le seguenti materie: il riordino degli ordini (art. 3), l'esercizio abusivo della professione sanitaria (art. 5) e la dirigenza sanitaria del Ministero della salute (art. 10). E' scaduto a luglio il termine ultimo per presentare gli emendamenti.