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INTERROGAZIONE

De Filippo risponde su bovini infetti ed E.coli nel cigliegino

De Filippo risponde su bovini infetti ed E.coli nel cigliegino
Il Sottosegretario De Filippo ha risposto ad una interrogazione parlamentare: "Tali situazioni emergono proprio a seguito dei controlli".

"Illecita commercializzazione di bovini infetti" e "pomodori di varietà «ciliegino» provenienti dal Marocco, importati dalla Francia e commercializzati in diverse nazioni europee, tra cui l'Italia, contenenti il batterio della escherichia coli". Per il deputato Franco Bordo "i fatti esposti pongono un serio allarme per la tutela della salute dei consumatori". Alla sua interrogazione parlamentare ha risposto il Sottegretario alla Salute Vito De Filippo: "Riguardo agli interventi urgenti da adottare in relazione ai suddetti episodi- ha precisato il Sottosegretario- tali situazioni emergono proprio a seguito dei controlli che vengono effettuati sulla base della normativa vigente, che assicura la prevenzione dei rischi per i consumatori, e qualsiasi intervento normativo in materia deve essere allineato con le disposizioni comunitarie".

Il parlamentare Bordo osserva nel suo atto ispetivo che "in assenza di una adeguata informazione e di un tempestivo intervento delle istituzioni, rischiano, a loro insaputa, di acquistare e consumare prodotti estremamente dannosi". Ulteriore preoccupazione - aggiunge- è inoltre destata dalla possibilità di eludere fondamentali controlli sanitari con la conseguente diffusione di prodotti contaminati su scala nazionale".
La richiesta al Ministero della Salute è dunque "quali interventi urgenti, in relazione ai fatti esposti in premessa, intenda adottare il Ministro interrogato per tutelare la salute pubblica e se non ritenga opportuno adottare apposite iniziative, anche di carattere normativo, per rafforzare i controlli sanitari relativi alla commercializzazione dei prodotti in questione".

Sul caso del pomodoro cigliegino dal Marocco, il Sottosegretario ha dichiarato che le persone coinvolte risultano 16, e tutte hanno accusato una sintomatologia gastroenterica, ed alcune di loro anche eruzioni cutanee.
Le Autorità sanitarie francesi stanno tuttora indagando al fine di accertare le possibili cause dell'evento, ed effettuano analisi per ricercare potenziali agenti microbiologici patogeni ed eventuali sostanze chimiche.
La Francia, a scopo precauzionale, considerati i tempi di conservazione del prodotto alimentare in questione (due settimane), ha attivato il ritiro dei lotti immessi sul mercato dal 20 aprile al 2 maggio 2014.
Nonostante la notifica di allarme della Francia sia pervenuta oltre il periodo di conservabilità del prodotto, il Ministero della salute ha provveduto ad interessare le Autorità sanitarie regionali per gli accertamenti del caso, come previsto dal sistema di allerta comunitario.Inoltre, in data 20 maggio 2014, la Repubblica Ceca ha comunicato tramite lo stesso sistema di allerta, una notifica per sola informazione, in considerazione che non erano stati interessati altri Paesi. Detta notifica, relativa a pomodorini provenienti dal Marocco, è stata trasmessa per sospetta presenza di escherichia coli. Tuttavia, le successive analisi di laboratorio non hanno confermato la patogenicità del ceppo isolato. Il prodotto oggetto della comunicazione non risulta commercializzato al di fuori del territorio della Repubblica Ceca.

"Al momento attuale, non esistono evidenze di eventuali connessioni tra le due notifiche, tuttavia il Ministero della salute sta monitorando attentamente gli sviluppi della problematica, è in contatto costante con la Commissione Europea e le Autorità francesi, e non mancherà di fornire ai consumatori, come normalmente avviene, ogni utile informazione nei casi in cui sussista un concreto rischio per la salute pubblica. In ogni caso, sono stati allertati sia i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dei Carabinieri sia i servizi sanitari degli Assessorati regionali".