• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31281
TESTO BASE

Agricoltura sociale, terapie con gli animali allevati

Agricoltura sociale, terapie con gli animali allevati
L'agricoltura sociale si fonda sulla "multifunzionalità delle attività agricole" ed è  finalizzata allo sviluppo di servizi  socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo.

La Commissione Agricoltura della Camera ha approvato un testo base per introdurre nell'ordinamento legislativo la cosiddetta "agricoltura sociale". L'iniziativa - di cui era stato promotore l'Esecutivo Monti, in particolare l'allora Sottosegretario Cardinale, ha lo scopo di " facilitare l'accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle zone rurali o svantaggiate".

Fra le attività contemplate dalla proposta legislativa figurano anche "prestazioni e servizi terapeutici che affiancano e supportano le terapie della medicina tradizionale finalizzati a migliorare le condizioni di salute e le funzioni sociali, emotive e cognitive dei soggetti interessati anche attraverso l'ausilio di animali allevati e la coltivazione delle piante"; prevista anche la realizzazione di progetti finalizzati all'educazione ambientale e alimentare e alla salvaguardia della biodiversità.

Quella in discussione in Commissione è la terza proposta di testo unificato e sono in corso- alla presenza del Sottosegretario al Mipaf Olivero- le proposte emendative.

Secondo il testo adottato come testo base, il riconoscimento degli operatori dell'agricoltura sociale compete alle regioni chiamate ad adottare provvedimenti normativi a sei mesi dal varo della legge; il monitoraggio e la valutazione dei servizi e delle prestazioni avvengono secondo le disposizioni previste dal soggetto competente per il riconoscimento, sulla base di apposite linee guida. Le imprese riconosciute sono iscritte in un elenco ufficiale costituito a livello regionale; gli Gli operatori dell'agricoltura sociale possono costituire organizzazioni di produttori.

Nella predisposizione dei piani regionali di sviluppo rurale, le regioni possono promuovere la realizzazione di programmi finalizzati allo sviluppo della multifunzionalità del comparto primario e basati su pratiche di progettazione integrata territoriale e di sviluppo dell'agricoltura sociale. Prevista infine, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l'istituzione di un Osservatorio sull'agricoltura sociale.

L'agricoltura sociale attribuisce un ruolo allargato all'imprenditore agricolo. Dopo la modifica del Codice Civile (articolo 2135) l'imprenditore agricolo è dedito alla coltivazione del fondo o all'allevamento di animali, ma anche ad "attività connesse"; lo stesso decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102 attribuisce alle organizzazioni di produttori scopi vasti come  promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione rispettose dell'ambiente e del benessere degli animali, allo scopo di migliorare la qualità delle produzioni e l'igiene degli alimenti, di tutelare la qualità delle acque, dei suoli e del paesaggio e favorire la biodiversità, nonché favorire processi di rintracciabilità.