"Penalizzati i diritti di chi non vuole animali in condominio". Ma il Sottosegretario Mazzamuto lo smentisce.
Il senatore Giovanardi ha proposto di sopprimere dalla riforma del condominio la disposizione (lettera b- comma 1 dell'articolo 16) che prevede che le norme del regolamento non possano vietare di possedere o detenere animali domestici.
Ieri in Commissione Giustizia, il Senatore ha svolto "ampie considerazioni sulla sopprimenda disposizione, sottolineandone il carattere liberticida, nella parte in cui, ispirata a logiche di fondamentalismo animalista, finisce per penalizzare i diritti di quei condomini che, per ragioni varie, ivi incluse quelle sanitarie, hanno scelto di risiedere in edifici nei quali la detenzione di animali non è consentita".
Inoltre, nel rilevare come su tale norma si sia aperta già nel corso della precedente seduta una diatriba interpretativa "invita a valutare l'opportunità di una revisione della norma o quanto meno l'approvazione di un ordine del giorno che chiarisca la portata reale di essa".
Il sottosegretario alla Giustizia Mazzamuto è intervenuto giudicando "infondate le preoccupazioni testè palesate, in quanto tale norma deve considerarsi applicabile solo ai regolamenti condominiali e non anche ai regolamenti contrattuali, la cui trascrizione peraltro ne assicura l'opponibilità ai terzi".
Sulla riforma del condominio diranno l'ultima parola i relatori e il Ministero della Giustizia.
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