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CODICE CIVILE

Animali in condominio, sì della Camera ma con distinguo

Animali in condominio, sì della Camera ma con distinguo
La Camera ha approvato il Decreto che modifica le regole per la gestione dei Condomini. I regolamenti non potranno più vietare cani e gatti negli appartamento. Modificata la dizione: la norma riguarda gli animali "domestici". La correzione accolta dal Governo è per " evitare che si possano detenere animali esotici".
L'articolo 16, approvato ieri, modifica il Codice Civile per impedire che i regolamenti condominiali possano vietare la detenzione degli animali domestici in appartamento. La votazione si è svolta ieri alla presenza del Sottosegretario di Stato per la giustizia Salvatore Mazzuto, che ha espresso parere conforme a quello del relatore On Salvatore Torrisi rispetto all'accoglimento di alcune proposte emendative, fra cui l'emendamento 16.500, raccomandato dalla Commissione Giustizia.

"La norma approvata - spiega l'On Rodolfo Viola in un comunicato- fa una distinzione tra animali domestici ed esotici, e fissa un discrimine decisivo che, se da un lato evita che i regolamenti condominiali vietino la detenzione di cani, gatti, criceti ecc., dall'altra fa in modo che i regolamenti condominiali vietino la detenzione di animali esotici (serpenti, felini selvatici ecc)".

"Con i colleghi della Commissione Giustizia – aggiunge- abbiamo contribuito al miglioramento del testo originale per affermare il principio che i regolamenti condominiali non possano vietare a priori la detenzione di animali domestici. Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto che permette di ribadire ancora una volta la necessità di un corretto rapporto tra uomo e animali domestici".

"Nell'impostazione originaria- ha spiegato Viola in Aula- la norma prevedeva che nei regolamenti condominiali non venisse prevista o venisse prevista le possibilità di vietare la detenzione degli animali da compagnia. Con questo emendamento si modifica la dizione e, quindi, non si tratta di animali da compagnia, ma animali domestici. Questa precisazione serve ad evitare, nella sostanza, che si possano detenere animali esotici. L'esempio concreto è rappresentato da quei casi eclatanti, riportati sui giornali, per cui uno si tiene il serpente, il pitone o la tigre. Noi permettiamo e favoriamo che le famiglie tengano animali come cani, gatti e criceti, ma non gli animali che non rientrano nelle consuetudini delle nostre famiglie".

L'auspicio finale del parlamentare veterinario è che " questa approvazione possa facilitare il clima complessivo anche in vista di altri provvedimenti in corso a tutela del benessere degli animali, della salute dell'uomo e di un corretto rapporto tra le persone e gli animali".

L'articolo 16 approvato ieri dall'Aula di Montecitorio aggiunge un comma all'articolo 1138 (Regolamento di condominio) del Codice Civile: «Le norme del regolamento non possono porre limiti alle destinazioni d'uso delle unità di proprietà esclusiva né vietare di possedere o detenere animali domestici».