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SPERIMENTAZIONE

Iniziative del Ministero della Salute verso Green Hill

Iniziative del Ministero della Salute verso Green Hill
Il sottosegretario Adelfio Elio Cardinale ha illustrato le azioni della Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari nei confronti dell'azienda «Green Hill 2010 Srl». Pur condividendo le preoccupazioni espresse nell'interrogazione dell'On Gianni Mancuso, il Ministero della Salute "non può non tener conto delle vigenti normative comunitarie".
La Direzione ministeriale si è attivata "per verificare la corretta ed omogenea applicazione del decreto legislativo n. 116/1992 e ha provveduto a sensibilizzare il Servizio Veterinario della Regione Lombardia e quello dell'ASL competente per territorio a predisporre ulteriori e più assidui controlli presso la stessa struttura".

A luglio del 2010, il Ministero aveva già effettuato una ispezione congiunta con la ASL locale e il Servizio Veterinario Regionale presso l'allevamento in questione," per la verifica del rispetto delle linee guida europee e nazionali riguardanti la sistemazione, l'allevamento e la tutela di tutti gli animali allevati per fini sperimentali". L'attività di allevamento e fornitura di animali impiegati a fini sperimentali prevede una apposita autorizzazione da parte dei Comuni come da articolo 10 del decreto legislativo n. 116/1992.

Sulle "iniziative contro le pratiche della vivisezione e della sperimentazione su primati, cani e gatti", oggetto dell'interrogazione dell'On Mancuso, il Sottosegretario Cardinale ha ricordato che proprio la XII Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato un emendamento tra i criteri di delega per l'attuazione della Direttiva 63/2010/UE, il quale prevede il divieto di allevamento di primati, cani e gatti destinati alla sperimentazione su tutto il territorio nazionale.

La recente Direttiva, ha dichiarato Cardinale, " prevede un rafforzamento della tutela degli animali secondo i più aggiornati sviluppi scientifici e rappresenta un passo importante verso l'obiettivo finale della completa sostituzione delle procedure su animali vivi. A tal fine, essa cerca di agevolare e di promuovere lo sviluppo e la diffusione di metodi alternativi; nel nostro Paese, il Ministero della salute ha individuato il Laboratorio del Reparto Substrati Cellulari dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e Emilia Romagna - sede di Brescia - quale Laboratorio nazionale di riferimento per i metodi alternativi alla sperimentazione animale".

I metodi alternativi scientificamente validati "sono già ampiamente diffusi attraverso il portale web del Ministero, i convegni e le iniziative di aggiornamento professionale dei ricercatori, al fine di sensibilizzare gli operatori alloro impiego". Inoltre, il Regolamento (UE) n. 15/2011 prevede, a partire dal 1 gennaio 2015, la sostituzione del topo con un metodo chimico (LC-MS: Cromatografia Liquida, Spettrometria di Massa) per la ricerca delle biotossine algali nei molluschi bivalvi vivi.

"A tal riguardo, il Ministero della salute ha provveduto a sensibilizzare, con nota dell'8 luglio 2011, i laboratori specializzati allo scopo di anticipare tale adempimento". La risposta del Ministero della Salute è stata resa ieri in Commissione Affari Sociali. "E' un buon inizio, ma non sufficiente" -ha commentato Mancuso. Naturalmente sia io che gli altri colleghi del Gruppo PDL-Diritti animali seguiremo con molta attenzione i lavori di questo innovativo Laboratorio".