Per il TAR di Trento la captivazione dell'orsa JJ4, l'unico esemplare "pericoloso" ancora in libertà, è legittima. Ma quattro giorni dopo, il Consiglio di Stato non è dello stesso avviso e l'ordinanza Fugatti è sospesa. Al centro del contenzioso è sempre il provvedimento emanato l'11 agosto dalla Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per la cattura e l’isolamento dell’orsa JJ4. L'esemplare aveva aggredito a giugno due cercatori di funghi.
Su iniziativa delle ricorrenti Enpa e Oipa, il decreto di Palazzo Spada segna una battuta d'arresto "fino alla discussione collegiale", già fissata per il 19 novembre prossimo.
A differenza del TAR, il Consiglio di Stato rileva elementi di “fumus boni juris” dell’appello", ma anche l'esigenza di una "approfondita riflessione nella sede collegiale su alcuni profili che, già in punto di legittimità, potrebbero condurre ad una diversa conclusione".
Le "contraddittorietà da risolvere"- A novembre il Consiglio di Stato affronterà il groviglio di implicazioni giuridiche sottese alla controversia, a cominciare dalle condizioni di pericolosità dell’orsa alla base delle decisioni della Provincia. Ma ci sono altri aspetti da approfondire, ad esempio il fatto che il PACOBACE (Piano di azione per la conservazione dell’orso bruno delle Alpi centro orientali) considera la soluzione della captivazione permanente insieme all’abbattimento "del tutto residuale". E ancora la circostanza che la prima aggressione è avvenuta "in area boschiva". Non da ultimo, il Consiglio di Stato si appunta sul ruolo dell'ISPRA che la Provincia non avrebbe adeguatamente interpellato, a differenza del Ministero dell'Ambiente: si tratta di "valutazioni scientifiche – illegittimamente omesse dalla Provincia ma lodevolmente acquisite dal Ministro competente" che la seduta di novembre approfondirà nella loro rilevanza.
Il commento- La pronuncia del Consiglio di stato è "importantissima" secondo Enpa e Oipa, perchè "afferma l’esigenza di una riforma totale dell’ordinanza che Maurizio Fugatti ha pervicacemente voluto e difeso, ricevendo il sostegno del Tar di Trento».
IL_DECRETO_DEL_CONSIGLIO_DI_STATO.pdf108.52 KB