• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31395

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

PALIO DI SIENA 2015

Scambio di chip, così aggirarono il divieto dei purosangue

Scambio di chip, così aggirarono il divieto dei purosangue
Cavalli scambiati al Palio di Siena: falso in atto pubblico. Il Tribunale ha condannato il fantino e il veterinario.

Falso in atto pubblico e una condanna a 4 anni e dieci mesi per il fantino che nel 2015 avrebbe sostituito i documenti di due cavalli, eludendo le regole del Palio di Siena che non ammette purosangue. Cadute invece le accuse di maltrattamento di animali. Questa la decisione dei Giudici del Tribunale di Siena che hanno condannato anche il Veterinario coinvolto nella vicenda: per lui hanno emesso una condanna a 2 anni e sette mesi. Il pubblico ministero aveva chiesto fino a 3 anni e 2 mesi.

Il principale capo d’accusa riguardava la sostituzione dei documenti identificativi e dei chip di due cavalli di razza “purosangue inglese” con quelli di due angloarabi  per eludere il Regolamento del Palio di Siena (che vieta ai purosangue di correre) e per far rientrare i finti mezzosangue nel protocollo comunale per la scelta dei cavalli del Palio.

L’indagine della Procura di Siena, condotta dal corpo forestale dello Stato, era partita dall'incrocio dei dati dell'Anagrafe Equina gestita dal Ministero delle Politiche Agricole con il dna dei cavalli. Nonostante la falsificazione, nessuno dei cavalli coinvolti nella vicenda arrivò mai a correre il Palio.

Fantino e Veterinario sono stati condannati anche al risarcimento delle parti civili, fra le quali si era costituito il Comune di Siena.

Palio di Siena: da quest'anno, solo mezzosangue nati in Italia