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TAR NAPOLI

Divieto di esporre animali macellati: giudizio TAR a fine aprile

Divieto di esporre animali macellati: giudizio TAR a fine aprile
L’ordinanza del Comune di Napoli sul divieto di "esporre animali in pubblico"  è stata sospesa dal Tar. Il Giudice si pronuncerà a fine mese.


Il Tribunale amministrativo ha accolto l’istanza cautelare presentata dalla associazione dei commercianti Aicast: l’ordinanza emanata dal Comune di Napoli il 23 marzo, è stata sospesa fino alla discussione in camera di consiglio, già  fissata dal giudice il 24 aprile. Il provvedimento era stato firmato dall'Assessore alle Politiche Sociali con delega alla Tutela della salute e degli Animali Roberta Gaeta. L'ordinanza disponeva il divieto di "esposizione di ovini, caprini e altri animali, in strada e nelle vetrine delle macellerie di esporre al pubblico gli animali macellati, interi o in quarti - anche se scuoiati, eviscerati o decapitate - e delle teste. Tali tagli resteranno pertanto conservati nelle apposite celle frigorifere, secondo prescrizioni normative di igiene alimentare vigenti".

Le ragioni dell'Assessorato- Per l'Assessore Gaeta, invece, "l'interesse e la sensibilità nei confronti degli animali a cui dobbiamo tanto  sono notevolmente aumentate. Vedere oggi capretti ed agnelli scuoiati, con gli occhi vitrei, appesi a testa in giù nelle vetrine delle macellerie è uno spettacolo che a molti fa male e soprattutto ai più piccoli". La promozione della salute - continua Gaeta - è oggi un concetto molto ampio. Gli alimenti devono essere conservati con modalità precise ed inderogabili ma anche la loro esposizione deve rendere sereni il rapporto dei cittadini con il cibo e con gli animali in particolare".

I motivi del ricorso- “Il divieto di esporre carne macellata – si legge nel ricorso dell’Aicast – incide sulla vendita che ha già subito nel tempo una grave crisi”. "Un'ordinanza assurda", dichiara Enzo Messina, presidente Federmacellai dell'Aicast: " I clienti ci chiedevano come mai il Comune avesse vietato di esporre la carne, credevano ci fossero problemi su capretti e agnelli ". Erano previste sanzioni di 500 euro per i trasgressori: ci sono già i primi negozianti multati: " Stiamo raccogliendo i verbali per fare opposizione, dopo il decreto del Tar " , dicono dall'Aicast. " Da oggi i macellai possono continuare a esporre le carni - dichiara l'avvocato Messina - sempre nel rispetto delle normative igienico sanitarie. Sono insussistenti i presupposti dell'ordinanza, in quanto le norme a cui il Comune fa riferimento parlano di situazioni di emergenza sanitaria o di pericolo per l'incolumità pubblica. Non è provato che l'esposizione nelle vetrine di carni macellati possa avere conseguenze dannose per i cittadini, tant'è che la stessa amministrazione fa un discorso di sensibilità e decoro estraneo alla normativa" ."Manca l'indicazione di quale sia il motivo irreparabile e imminente per la salute dei cittadini", si legge nel ricorso, tale da giustificare lo strumento dell'ordinanza.

Il testo dell'ordinanza sospesa - "È fatto divieto ai titolari di esercizi commerciali con vendita di ovini, caprini e carni di altre specie, al dettaglio o all'ingrosso, di esporre al pubblico gli animali macellati, interi o in quarti - anche se scuoiati, eviscerati o decapitati - e delle teste. Tali tagli resteranno pertanto conservati nelle apposite celle frigorifere, secondo prescrizioni di igiene alimentare vigenti". Le trasgressioni all'ordinanza "saranno punite mediante l'applicazione della sanzione pecuniaria di euro 500,00 e il sequestro amministrativo delle carcasse impiegate nella pratica vietata". “


L'ultima parola spetta al Giudice che si pronuncerà dal 24 aprile.