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PROCESSO A PISTOIA

Giostra dell'orso: fu un altro veterinario a fare l'eutanasia

Giostra dell'orso: fu un altro veterinario a fare l'eutanasia
Nessuno dei tre veterinari coinvolti nel processo fece l'iniezione letale al cavallo Golden Storming durante la Giostra del 2014.

Lo ha sostenuto Nicola Biagini, responsabile nazionale Fitetrec Ante (Federazione Italiana Turismo Equestre) nel corso della sua testimonianza nella terza udienza del processo alla Giostra dell'orso del 2014, davanti al giudice monocratico del tribunale di Pistoia, Jaqueline Magi. Un particolare che finora non era emerso.

“Dopo l'incidente l'animale fu fatto uscire dalla pista e portato dentro al Comune. Era stato appoggiato a un muro e fuori il camion ambulanza era occupato dal cavallo che si era fatto male nella tornata precedente – ha ricordato Biagini -. C'erano parecchie persone, qualcuno lo reggeva. Poi due veterinari hanno tentato di fargli le punture di calmante, senza riuscirci. A un certo punto è arrivato un quarto veterinario, era di un rione, che di sua iniziativa ha tolto la siringa dalle mani di un collega dicendogli 'fatti più in là' e sparandola poi al cavallo. Poi il cavallo è morto”.

Per la Procura il cavallo fu abbattuto da sveglio, solo con la somministrazione di Tanax, in un posto non idoneo e dopo minuti di agonia (la zampa del cavallo si era staccata di netto dal resto del corpo), dato che i veterinari erano impegnati con il primo cavallo infortunato, Oracle Force del rione del Grifone, soccorso nell'unico camion ambulanza presente alla Giostra.
Da qui l'accusa di sevizie senza necessità a carico dei tre medici. Le ultime due tornate si corsero senza pausa.
Il cavallo Oracle venne abbattuto quando in corsa c'era Golden, agonizzante in pista e poi agonizzante in Comune.

L'edizione 2014 ha avuto la supervisione del Coni e della Fitetrec Ante. E proprio a Biagini spettava il compito di stabilire l'idoneità della pista, sia durante le prove che in gara. E per Biagini la pista era idonea per correre la Giostra. Fu usata la calce sul tracciato la sera prima della corsa, "Per aspirare l'acqua dalla pista" ha spiegato il tecnico della pista al Giudice. Una decisione presa in accordo con i tecnici del Coni e Comitato cittadino” ha evidenziato il testimone.

Per la morte dei due cavalli, il sostituto procuratore ha citato in giudizio per il reato di maltrattamento di animali aggravato dalla loro morte, sei persone. Il presidente della Commissione medica veterinaria dell'edizione 2014 e due veterinari; la proprietaria di Oracle Force, il fantino del cavallo e il preparatore atletico dell'animale. Per la Procura Oracle era un cavallo inadatto a correre la Giostra: troppo sottili le sue zampe per correre su una pista il cui regolamento comunale proibiva l'uso di un animale con un diametro zampa inferiore ai 18 centimetri. Le zampe di Oracle, infatti, avevano un diametro di circa 16,5. Il cavallo, durante la corsa, riportò la frattura dello zoccolo e venne soppresso. (fonte)

Giostra dell'Orso 2014, Veterinari a processo per i due cavalli abbattuti