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PROCURA DI ANCONA

Maltrattamento animale, il PM Gubinelli: Asl 'inutile e controproducente'

Maltrattamento animale, il PM Gubinelli: Asl 'inutile e controproducente'
Ecco come si fanno i sequestri in circostanze di maltrattamento animale secondo la Procura della Repubblica di Ancona.

Nelle tecniche di indagine in materia di reati contro gli animali, il Veterinario della Asl "è inutile", anzi è controproducente. Lo dichiara il Pubblico Ministero Paolo Gubinelli in una nota tecnica sula Legge 189/2004 che ha introdotto nell'ordinamento penale il reato di maltrattamento animale. Gubinelli tratta dei ruoli, delle indagini, delle attività di sequestro e custodia ai sensi di legge e nel descrivere le fasi del sequestro detta cinque regole ( i grassetti sono del documento originale):

1) "Vanno preventivamente presi contatti con strutture idonee all'adeguato ricovero degli animali (anche sotto il profilo economico) e affidabili, normalmente a cura delle GPG che spesso svolgono anche le funzioni di volontari presso le strutture stesse;
2) Non è necessario, e spesso è anzi controproducente per le indagini, che venga coinvolto il Servizio veterinario dell'ASUR, al fine di redigere certificati di buona o cattiva salute degli animali, che potranno solo attestare situazioni fisiche apparenti, come visto ormai praticamente ininfluenti a seguito della normativa vigente. Il sequestro è infatti di attività di P.G., che va compiuta solo da soggetti a ciò abilitati, senza interferenze da parte di organi ad altro deputati.
3) Se è necessario un mezzo di trasporto per gli animali in sequestro, si nominerà con verbale a parte, ovvero nel corpo del verbale di sequestro, un tecnico o un operatore ASUR come ausiliario di P.G. (art. 348 co.4° c.p.p.), la cui opera è gratuita e obbligatoria.
4) In caso di maltrattamenti fisici, è necessario documentare fotograficamente le condizioni dei luoghi e degli animali, trattandosi di atti irripetibili.
5) Tale necessità si appalesa anche per ovviare a possibili azioni risarcitorie-ritorsive attivate allegando presunte lesioni subite dall'animale durante il prelievo o durante la custodia; è dunque opportuno fotografare gli animali se possibile, ovvero dare brevemente atto a verbale sottoscritto dalla P.G., e dunque facente fede sino a querela di falso, delle condizioni dell'animale e della presenza di lesioni.

E la custodia? "La custodia è ovviamente un problema rilevante, perché è onerosa, e perché la normativa appare ancora largamente inadeguata, trattando sostanzialmente l'animale come una "cosa", potenzialmente in grado di essere restituita ad un maltrattatore, ad esempio, in caso di prescrizione, nonostante l'animale si possa essere "rifatta una vita" altrove. Di ciò si dovrà tener conto nella gestione del sequestro. Se possibile, gli animali vanno affidati alle Associazioni o Enti che ne facciano richiesta (art. 19 quater Disp. Coordinamento c.p.), o anche a privati custodi. Tuttavia si tratta pur sempre di un affido o di una adozione tendenzialmente temporanea, in quanto solo gli animali confiscati possono, com'è ovvio, essere definitivamente assegnati. Si potrebbe tuttavia utilizzare il mezzo previsto dall'art. 260 co.3° c.p.p., ritenendo, come appare peraltro logico, gli animali in sequestro come "cose" deperibili, e quindi procedendo immediatamente all'alienazione a titolo gratuito degli stessi a soggetti affidabili".

Sull'iniziativa del PM Gubinelli, la FNOVI ha scritto al Procuratore di Ancona definendo "arbitraria, errata e censurabile" la nota tecnica diramata dal PM. Il Presidente Gaetano Pnocchio chiede al Procuratore della Repubblica di Ancona di eseguire le verifiche di competenza per individuare e perseguire le responsabilità che risultassero da questi accertamenti

pdfLA_NOTA_INTEGRALE_DEL_PM_DI_ANCONA_PAOLO_GUBINELLI.pdf335.25 KB