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CANE AGGREDISCE, E’ ANCHE DANNO BIOLOGICO

CANE AGGREDISCE, E’ ANCHE DANNO BIOLOGICO
Benché non richiesto, il Giudice ha egualmente liquidato il risarcimento per danno biologico ad un' anziana vittima, morsa alla coscia dal cane aggressore. La sentenza del Tribunale di Piacenza fa notizia per avere aggiunto una pretesa risarcitoria che la vittima non aveva avanzato. La vittima dell'aggressione da parte del cane cita in giudizio il proprietario e chiede il risarcimento del danno patrimoniale trascurando di chiedere il danno biologico. Ma il Giudice di Piacenza lo riconosce ugualmente: occorre fare riferimento alla reale volontà della parte riguardo alla finalità perseguita. Alla "dimenticanza" formale della vittima ovvia il Tribunale.

I fatti- Una persona anziana, aggredita da un cane, aveva chiesto il risarcimento dei danni derivanti da un morso alla coscia. L'aggressione del cane avveniva nel complicato contesto di una colluttazione fra le persone in causa, ma il medico della vittima riscontra la piena compatibilità delle lesioni con il morso dell'animale.

Il proprietario viene quindi chiamato a rispondere dei danni arrecati, ex art. 2052 c.c. (Danno cagionato da animali) relativamente alle ferite provocate dal cane. E l'Assicurazione a risarcire il danno.

Non solo. Il Giudice, pur in assenza di richiesta del risarcimento del danno biologico, "lo stesso deve essere ritenuto oggetto di domanda sulla base della lettura congiunta di parte narrativa, conclusioni ed allegati della citazione". ("Più volte la difesa attorea ha fatto riferimento a lesioni biologiche subite, ed ha anche prodotto certificazione medica").

"Il giudice del merito, dunque, ha il potere-dovere di interpretare e qualificare la domanda- commenta il sito specializzato cassazione.net. "Lungi dall'essere condizionato dalle formule utilizzate dalla parte, deve piuttosto tenere conto del contenuto sostanziale della pretesa così come si può desumere dalla situazione dedotta in causa e dalle eventuali precisazioni formulate nel corso del giudizio".