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COMMISSIONI E PREZZI

Federconsumatori: sarà il mercato a 'sanzionare' chi non ha il POS

Federconsumatori: sarà il mercato a 'sanzionare' chi non ha il POS
Obbligatorio da oggi accettare i pagamenti elettronici. E chi non ha il POS? La Legge non lo sanziona. Il mercato potrebbe 'punirlo'.
Da oggi il professionista non potrà rifiutare la modalità di pagamento elettronico se il cliente la richiede. Il Bancomat non può essere rifiutato al di sopra dei 30 euro.

Non c'è una sanzione per chi non ha il POS, ma potrebbe essere il mercato stesso a "punire" negozianti, artigiani e professionisti che non rispetteranno l'obbligo di dotarsi del Pos per i pagamenti elettronici. Questo quanto emerge dalle associazioni dei consumatori.  Perché,  professionisti e commercianti dovrebbero affrettarsi a stipulare con una banca un contratto di noleggio per il dispositivo elettronico che permette di accettare pagamenti con bancomat? «Semplice - spiega Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori -: perché se un cliente entra in un negozio, vede un articolo che gli piace e alla cassa gli dicono che non è possibile pagare con il bancomat, potrebbe decidere di cambiare negozio». Diverso è il discorso per gli studi professionali, dove non è possibile lasciare la merce sulla cassa e uscire a mani vuote nel caso in cui non venga accettato il pagamento tramite Pos. «In questo caso - riflette Trefiletti - il cliente dovrà pagare in contanti, ma non è detto che li abbia in tasca in quel momento. Chi si trova in queste situazioni potrà chiedere che gli venga inviata la fattura a casa».

Troppo oneroso- Secondo Federconsumatori l'obbligo di accettare pagamenti con moneta elettronica (sopra i 30 euro) è «un grande passo avanti in termini di tracciabilità dei pagamenti e lotta all'evasione, nonché un ampliamento e un'agevolazione a favore del cittadino, che disporrà di un ulteriore metodo di pagamento». Allo stesso tempo, però, l'associazione denuncia il rischio che i «costi ancora eccessivamente onerosi per dotarsi degli strumenti vengano scaricati sui prezzi». Il corso totale, ipotizzando circa 300 transazioni mensili da 40 €, si aggira quindi mediamente a 525,25 Euro al mese (escluso il costo di attivazione del POS ed escluso il costo della linea telefonica). Un importo estremamente oneroso, che sarebbe inaccettabile trasferire sui cittadini.

Il MEF- Con l'avvicinarsi della scadenza diversi ordini professionali hanno preso le distanze dall'obbligatorietà, in forza del fatto che non è espressamente prevista dalla norma (Dl 179/2012, articolo 10, comma 4) una sanzione in caso di violazione. Posizione che di recente è stata avallata dal ministero dell'Economia con la risposta (prot. n. D/825 del 10 giugno 2014) data all'interrogazione parlamentare n. 5-02936; il Mef sostiene che i professionisti dovrebbero strutturarsi con il Pos, ma non essendo previste sanzioni la norma introduce non «un obbligo» ma «un onere». Tesi, peraltro, contenuta nella circolare che il Consiglio nazionale forense ha pubblicato il 20 maggio e richiamata dallo stesso ministero.

Si matura un credito- Secondo l'interpretazione normativa- accolta dal MEF- del Consiglio Forense- il Pos non è un obbligo ma un onere e  se il professionista ne è sprovvisto, si determinerà «semplicemente la fattispecie della mora del creditore... (articoli 1206 e seguenti del Codice civile)» «che non libera il debitore dall'obbligazione».

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