La Conferenza Stato Regioni ha dato parere favorevole sullo schema di decreto legislativo che adegua l'Italia al regolamento (UE) 2019/6 sui medicinali veterinari. Il via libera è arrivato il 6 settEmbre dopo che il Ministero della Salute ha accolto la richiesta delle Regioni di rivedere l'articolo 42 sulle sanzioni. Le regioni hanno evidenziato la "necessità di
valutare una revisione degli importi delle sanzioni ritenuti troppo onerosi".
Le Regioni- Il 2 agosto, dopo l'approvazione preliminare del Consiglio dei Ministri e la bollinatura della Ragioneria di Stato, lo schema di decreto è stato inviato alla Conferenza Stato Regioni. Il 29 agosto il Coordinamento della Commissione Salute delle Regioni ha individuato alcune di richieste di modifica, accolte dal Ministero della Salute.
La disciplina sanzionatoria- Nella bozza proposta alla consultazione dal Ministero della Salute, nel mese di marzo, l'Anmvi aveva fatto presente che il sistema sanzionatorio risultava "eccessivamente gravoso e non aderente ai principi di proporzionalità", con particolare riguardo alle pesantissime sanzioni applicabili al Medico Veterinario. "Escludendo finalità vessatorie o di mero introito - scriveva il Presidente dell'Anmvi Marco Melosi -si confida in una consistente revisione delle sanzioni che restituisca proporzionalità fra importi e violazioni".
Iter- Lo schema di decreto è stato trasmesso alla Camera dei Deputati il 5 settembre. L'articolato trasmesso al Parlamento è antecedente alle richieste di modifica avanzate dalle Regioni. Nella relazione che accompagna il decreto, disponibile sul sito della Camera, il Governo riferisce di non aver accolto le richieste provenienti dalle associazioni di categorie
riguardanti la diminuzione delle sanzioni amministrative pecuniarie, "in quanto il sistema sanzionatorio ivi previsto ha dimostrato una sua efficacia in quanto stante il numero limitato di sanzioni comminate nel tempo".
PARERE_CONFERENZA_STATO_REGIONI_copy.pdf304.84 KBFarmaco veterinario, nuovo decreto in Parlamento
Farmaci veterinari, nuovo decreto in Conferenza Stato Regioni