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Farmaco veterinario, nuovo decreto in Parlamento

Farmaco veterinario, nuovo decreto in Parlamento
Il nuovo decreto legislativo sui medicinali veterinari è all'esame del Parlamento. Sul testo, trasmesso dal Governo ai primi di agosto, pendono già richieste di modifica. Anche le Regioni giudicano troppo onerose le sanzioni. Per l'Anmvi, il testo continua a presentare inutili aggravi procedurali per l'attività professionale.

Ancor prima di iniziare il suo iter parlamentare lo schema di decreto legislativo che adegua l'ordinamento nazionale al Reg (UE) 2019/6 è destinato a subire modifiche. A chiederle, il 6 settembre, sono state le Regioni che hanno mosso rilievi sulle sanzioni giudicate troppo onerose. Una obiezione già mossa dai Medici Veterinari in fase di consultazione, a marzo, e accolta in Conferenza Stato Regioni dal Ministero della Salute.

Ma per l'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi) il decreto continua a presentare aggravi procedurali, in contraddizione con il dichiarato intento di semplificazione. Il Presidente dell'Anmvi solleciterà pertanto le Commissioni parlamentari a recepire una richiesta già avanzata al Ministero della Salute in fase di consultazione sul decreto: l'Associazione chiede di eliminare l'obbligo per il Medico Veterinario di registrare il medicinale ceduto al proprietario per l'avvio della terapia. Il decreto richiede infatti lo scarico “entro 48 ore" -nel sistema informativo della tracciabilità- delle confezioni o delle frazioni consegnate al proprietario. Per l'Anmvi, l’obbligo di registrare lo scarico delle confezioni (o delle frazioni) consegnate al proprietario di animali non destinati alla produzione di alimenti è "una gravosa e inutile duplicazione di registrazioni già assolte". Le 48 ore richieste per lo scarico- pena sanzioni- è "un eccesso di regolamentazione, limitante e incompatibile con lo svolgimento professionale".

Iter- Il testo, 42 articoli, alla sua entrata in vigore abrogherà il vigente decreto legislativo 193/2006. Il decreto è stato assegnato alle Commissioni XII Affari Sociali e XIV Politiche dell'Unione Europea che dovranno esprimersi entro il 15 ottobre. Tempi più stretti per la V Bilancio che dovrà esaminare il provvedimento entro il 25 settembre.

L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani invierà osservazioni ai deputati delle Commissioni competenti.

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