Attribuire in etichetta specifici effetti nei confronti di germi e batteri "potrebbe creare nel consumatore una falsa aspettativa nei confronti del prodotto".
Tutti i prodotti che vantano in etichetta un'azione di disinfezione sono classificabili come prodotti biocidi - e sono posti in commercio solo dopo specifica autorizzazione rilasciata dal Ministero della Salute o dalla Commissione Europea.
Lo puntualizza il Ministero della Salute (Direzione Generale Dispositivi Medici) -in una nota pubblicata oggi sul sito salute.gov -in cui dettaglia le diciture da riportare obbligatoriamente in etichetta, allo scopo di non creare nei consumatori false aspettative o confusione con i comuni detergenti.
RIentra nella definizione di biocidi “qualsiasi sostanza o miscela nella forma in cui è fornita all’utilizzatore, costituita da, contenenti o capaci di generare uno o più principi attivi, allo scopo di distruggere, eliminare e rendere innocuo, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo, con qualsiasi mezzo diverso dalla mera azione fisica o meccanica.” Rientrano in questa definizione -e pertanto sono sottoposti al relativo regime autorizzativo - "anche i prodotti che riportano l'indicazione del termine "sanitizzante/sanificante".
Biocidi e detergenti- I detergenti sono prodotti composti di sostanze chimiche che agiscono fisicamente o meccanicamente per la rimozione di “depositi indesiderati” (sporco), esercitano una mera azione meccanica sugli organismi nocivi rimuovendoli fisicamente dalla superficie trattata e che, nell’ambito di tale funzione, possono anche esplicare azione igienizzante. Tuttavia- spiega il MInistero- attribuire a prodotti detergenti, specifici effetti nei confronti di germi e batteri "potrebbe creare nel consumatore una falsa aspettativa nei confronti del prodotto". La presenza di indicazioni sulle modalità di azione del prodotto aiuta a rendere più chiaro il contesto.