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FARMACOVIGILANZA

Soliphen, segnalazioni in Italia attribuibili a uso non corretto

Soliphen, segnalazioni in Italia attribuibili a uso non corretto
In Italia "un significativo incremento di segnalazioni" sul Soliphen per sospetta perdita di efficacia. Un aumento "inatteso e repentino".

Sul territorio nazionale, si è registrato "un significativo incremento" di segnalazioni di sospetta perdita di efficacia del medicinale veterinario Soliphen. Lo rende noto il Ministero della Salute che ne ha dato comunicazione oggi all'ANMVI e alla FNOVI.

Le segnalazioni sono tutte riferite al periodo compreso fra ottobre e dicembre 2017. Dalla loro analisi, la Direzione Generale dei Farmaci Veterinari ritiene che questo "inatteso e repentino aumento dei casi di perdita di efficacia" vada attribuito "all'uso non corretto del medicinale, con particolare riferimento alla posologia somministrata e alla corretta gestione della transizione dal medicinali per uso umano a quello per uso veterinario". Il Ministero esclude difetti di qualità.

Dopo l'inoltro delle segnalazioni all'EMA, è emerso "che tale problematica ha riguardato quasi esclusivamente l'Italia", nonostante il prodotto sia commercializzato in altri altri Paesi europei. Analizzati ulteriormente i casi nazionali, "le perdite di efficacia riguarderebbero soprattutto cani in precedenza trattati con specialità medicinali contenenti fenobarbital ad uso umano e che a seguito della commercializzazione del Soliphen hanno iniziato ad assumere quest'ultimo".

In diversi casi, le segnalazioni erano "incomplete, mancando i dati importanti come la posologia prescritta e utilizzata o informazioni circa le azioni intraprese dal veterinario ed il loro esito".

Ricordando le condizioni per un corretto impiego del Soliphen e l'importanza di compilare correttamente le schede di segnalazione di farmacovigilanza, la Direzione ministeriale conclude ricordando che "la segnalazione di sospetta reazione avversa non giustifica l'utilizzo in deroga, regolamentato dagli articoli 10 e 11 del Decreto Legislativo 193/2006".

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