• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31290
FARMACI VETERINARI

Uso in deroga: odg confligge con il Ddl Concorrenza

Uso in deroga: odg confligge con il Ddl Concorrenza
Non è passato, in quanto dichiarato 'precluso' un ordine degli giorno per modificare l'uso in deroga del farmaco veterinario. Presentato dalla Senatrice Loredana Depetris, prima firmataria, l'ordine del giorno si agganciava alle Misure per incrementare la concorrenza nella distribuzione farmaceutica, dettate dall'articolo 58 del DDL (AS 2085). Durante la votazione di ieri, in Assemblea, l'atto di indirizzo è stato 'precluso', in quanto confliggente con la materia esaminata.

I proponenti partivano dalla premessa che il veterinario risulta impossibilitato ad utilizzare la migliore molecola attiva al momento (anche in base agli eccipienti e alle vie di somministrazione) dalle norme vigenti sull'uso in deroga. "Tale possibilità- si legge agli atti di seduta- oltre a permettere una migliore cura del paziente potrebbe consentire ingenti risparmi sia ai proprietari privati degli animali d'affezione che allo Stato e agli enti locali, vista l'enorme differenza del prezzo esistente tra la specialità registrata per gli animali e quella per l'uso umano, come il farmaco generico".

L'impegno richiesto al Governo era di  prevedere, con successivi interventi normativi la possibilità che, ove non esistano molecole attive registrate e autorizzate in medicina veterinaria, con eccipienti e con vie di somministrazione ritenute idonee dal medico veterinario responsabile per la cura di una patologia di una specie animale non destinata alla produzione di alimenti per l'uomo, il medico veterinario responsabile possa sotto la sua diretta responsabilità e al fine di evitare all'animale evidenti stati di sofferenza, trattare l'animale interessato con un medicinale veterinario autorizzato in Italia per l'uso su un'altra specie animale o per un'altra affezione della stessa specie animale o, in mancanza di esso, con un medicinale autorizzato per l'uso umano oppure con un medicinale veterinario autorizzato in un altro Stato membro dell'Unione europea conformemente a misure nazionali specifiche, per l'uso nella stessa specie o in un'altra specie per l'affezione in oggetto, ovvero per un'altra affezione e, ove tali medicinali non siano disponibili, con un medicinale veterinario preparato estemporaneamente da un farmacista in farmacia a tale fine, conformemente alle indicazioni contenute in una prescrizione medico veterinaria". 

Vendita diretta e uso in deroga- Precluso anche un emendamento, firmato dagli stessi senatori, collegato alle Disposizioni concernenti le parafarmacie (art. 58 bis del Ddl). La proposta emendativa era inteso a modificare l'articolo 70 (Condizioni per il rilascio dell'autorizzazione all'esercizio dell'attivita' di vendita diretta) del Decreto Legislativo 193/2006) allo scopo di consentire la vendita al dettaglio di medicinali veterinari - in farmacia, dietro presentazione di ricetta medico-veterinaria, se prevista come obbligatoria- oltre ai medicinali veterinari anche quelli prescritti dal veterinario ricorrendo alla norma (articolo 10 del decreto 193/2006) sull'uso in deroga.

Sottoscrittori degli atti parlamentari, oltre a Loredana Depetris, i senatori: Cervellini, Petraglia, De Cristofaro, Barozzino, Bocchino, Campanella, Mineo