La conversione in Legge del DL Balduzzi conferma la soppressione della controfirma della dichiarazione sui trattamenti nei 90 giorni precedenti l'avvio alla macellazione.
La semplificazione contenuta nel DL Balduzzi e confermata dalla sua conversione in Legge è pienamente vigente e rappresenta nelle parole del Direttore Generale Silvio Borrello una responsabilizzazione che, "pone in capo all'allevatore la totale responsabilità dell'attestazione e della corretta registrazione dei trattamenti farmacologici ove effettuati".
La FNOVI parla di una controfirma che non aveva "ormai nessuna valenza sanitaria a tutela del consumatore per le mutate condizioni di fabbricazione commercializzazione e uso del farmaco veterinario" e che faceva del medico veterinario "solamente il segretario controllore di un allevatore ormai cresciuto in un contesto legislativo europeo che invece gli attribuisce ben altre responsabilità e compiti di responsabilità sanitarie e di qualificazione professionale attraverso la figura del veterinario aziendale".
Un approfondimento è pubblicato anche sul mensile 30giorni dove la soppressione della firma è considerata conforme alla direttiva che ha abrogato la certificazione dei trattamenti già nel 1996, alla quale "tutta l'Europa si è adeguata, salvo l'Italia. Fino ad oggi".
Così recita l'Art. 13 - Disposizioni in materia di medicinali omeopatici, anche veterinari e di sostanze ad azione ormonica della Legge Balduzzi, in vigore: (...) 4. All'articolo 15, comma 6, lettera d) del decreto legislativo 16 marzo 2006, n. 158, e successive modificazioni, le parole: «nel caso in cui siano stati effettuati tali trattamenti la dichiarazione deve essere controfirmata, sul retro della stessa, al momento della prescrizione o dell'invio degli animali allo stabilimento di macellazione, dal medico veterinario che ha prescritto i predetti trattamenti;» sono soppresse.