Sui requisiti necessari per la vendita di medicinali veterinari con obbligo di prescrizione da parte delle parafarmacie è in fase di preparazione un decreto ministeriale. È questo uno dei chiarimenti contenuti nella lettera che il ministero della Salute ha inviato all'Anpi in risposta ad alcuni quesiti avanzati dall'associazione sugli adempimenti previsti dal Decreto ministeriale a carico delle parafarmacie.
Tra gli altri punti della lettera anche gli obblighi di comunicazione di inizio attività per gli esercizi già avviati: «Tutti gli esercizi già avviati» spiega il ministero «che hanno già proceduto alle comunicazioni sulla base della Circolare 3 del 3 ottobre 2006, dovranno solamente integrare la documentazione, inviando al Ministero e agli altri destinatari una comunicazione con l'indicazione degli altri dati richiesti, specificando quali tipologie di medicinali vendono o intendono vendere. Stiamo valutando in ogni caso l'opportunità di emanare una circolare che chiarisca le modalità di invio dei nuovi dati».
Mentre sulle modalità di deposito, viene specificato che «se è presente un locale con questa funzione, gli arredi e le attrezzature utilizzati per i medicinali devono risultare inaccessibili da parte del personale non addetto e del pubblico e in essi vi devono essere spazi chiaramente separati per la conservazione dei medicinali scaduti o imperfetti in attesa della resa o distruzione con indicazione inequivocabile della loro non esitabilità».
Secondo i dati di Massimo Brunetti, presidente dell'Anpi (Associazione nazionale parafarmacie italiane) il numero complessivo di parafarmacie risulta essere pari a 4.308, con un incremento rispetto alla precedente rilevazione di fine aprile di 176 nuove aperture, a fronte di 45 parafarmacie chiuse. Il maggior numero di aperture si è registrato in Campania e Sicilia con 20 nuove parafarmacie, seguita da Lombardia 17. Calabria 16 e Piemonte 15. Nel comune di Milano con 6 nuove sedi, si è avuto il più alto incremento di parafarmacie.