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DIRETTA STREAMING SU FILIERE CORTE E PRODUZIONI LOCALI

DIRETTA STREAMING SU FILIERE CORTE E PRODUZIONI LOCALI
Sono in corso le videorelazioni del Convegno "Sicurezza alimentare e controlli ufficiali nelle filiere corte e produzioni locali". Fino al 4 aprile diretta web sul dibattito promosso da ANMVI International e Regione Lombardia: aspetti, benefici e rischi emergenti visti da esperti ed operatori italiani e internazionali.

I lavori, aperti da Giancarlo Belluzzi Responsabile delle attività di ANMVI International, sono entrati nel vivo delle produzioni biologiche, "senza partire- ha dichiarato Belluzzi- considerando aprioristicamente una filiera più sicura dell'altra". La dialettica "organic food" e filiera tradizionale sta interessando non solo le produzioni italiane ma anche quelle dei Paesi dell'Est, come nella testimonianza odierna di Polonia e Lituania, e i cosiddetti Paesi in via di sviluppo. Si tratta di soppesare gli aspetti specifici della sicurezza alimentare e valutare i rischi emergenti, come ha chiarito in apertura Alberto Mantovani di EFSA.

L'argomento sarà discusso per tre giornate con più di cento esperti di igiene alimentare, esponenti istituzionali e di governo e con la testimonianza di esperti da Paesi stranieri, dibatteranno il tema del controllo delle filiere, ed in particolare di quella biologica, che sta riscuotendo successo tra i consumatori, soprattutto del Nord Europa.

"ANMVI International – dichiara Belluzzi- ha chiamato a raccolta tutti coloro che hanno a cuore il problema per mettere a tema la lezione appresa dall'intossicazione provocata, a luglio dell'anno scorso, dai germogli di un seme importato dall'Egitto e commercializzato, via Germania, nel circuito del biologico.   Dopo vari errori che hanno messo in confusione i media sull'origine dell'intossicazione (prima i cetrioli spagnoli, dopo i germogli, poi l'embargo russo sulla verdura dell'EU) alla fine si sono contati sul campo 46 morti, 3910 intossicati in tutta l'Europa, la maggior parte in Germania e Francia, e, di questi, ben 782 che si porteranno gravi disfunzioni renali per tutta la vita. A ciò si aggiunsero perdite economiche per quasi 1 miliardo di euro per le aziende e 600 milioni per il bando che la Russia mise agli ortaggi provenienti dall'Europa".

"Si tratta  prosegue- di valutare i rimedi da mettere in atto per tutelare i consumatori e gli estimatori di questo settore che produce un reddito di circa 15 di miliardi di euro l'anno".

Le superfici coltivate a biologico nei Ventisette Paesi Dell'Unione Europea sono pari al 4,3% dell'intera superfice agricola coltivabile, ben 8 milioni di ettari. L'Austria (15%) è il Paese a maggior superficie dedicata al biologico. Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia ed Austria sono i 4 paesi a più alta intensità di coltivazione (9%) è la superficie media coltivata a biologico. Nella Ue sono più di 200mila le aziende (produzione e trasformazione) EU dedicate la biologico.

"Queste filiere- aggiunge Belluzzi- oggi particolarmente apprezzate per il loro basso consumo energetico, per ridotta distanza tra produzione e distribuzione, di tutela dell'ambiente, perché coltivate su aree marginali o a bassa urbanizzazione o in aree pedemontane, sono considerate più sicure e più genuine. Inoltre, per le loro dimensioni ridotte, consentono ai ricercatori modelli più veloci, con il vantaggio di applicarlo a settori marginali, alla salvaguardia di razze in via di estinzione o di cultivar in via abbandonati dal grande mercato ma con caratteristiche, invece, di interesse particolare".

"Il settore non è trascurabile – conclude- anche per quanto riguarda gli aspetti di controllo dei prodotti immessi sul mercato. E siccome molti di questi controlli sono effettuati da organismi indipendenti ma non statali, la recente crisi franco tedesca obbliga gli esperti a riflettere sull'eventualità di porre limiti o di modificare l'assetto delle garanzie fornite al consumatore".

pdfIL PROGRAMMA DELLEVENTO.pdf1.58 MB