• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31397

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

CONSIGLIO EUROPEO

Cani e gatti, da Stati UE sì a nuova proposta negoziale

Cani e gatti, da Stati UE sì a nuova proposta negoziale
Il Comitato dei rappresentanti degli Stati Membri dell'Unione Europea (Coreper) ha raggiunto un accordo sulle modifiche alla proposta di regolamento sul benessere dei cani e gatti. 
Il 26 giugno il Coreper, comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri dell'Unione europea, ha approvato, con alcune modifiche, il testo della proposta di regolamento sul benessere dei cani e gatti. La posizione negoziale del Comitato mantiene i principi di fondo che erano stati proposti dalla Commissione come, ad esempio, il divieto delle pratiche di riproduzione in consanguineità e le mutilazioni a scopo estetico eccettuando le amputazioni rispondenti a indicazioni del medico veterinario.

Modifiche - Il mandato negoziale del Consiglio ha apportato una serie di miglioramenti alla proposta di regolamento che includono il divieto di allevamento di ibridi, il divieto di utilizzo per riproduzione di gatte e cani che hanno subito due tagli cesarei e di animali con tratti estremi, per evitare che questi tratti, con possibili effetti dannosi sul benessere possano essere passati alle generazioni future.

Case famiglia - Poiché alcune organizzazioni, ad esempio le ONG, utilizzano "case famiglia" per ospitare gatti e cani abbandonati, randagi o indesiderati, il Consiglio ha deciso di includere anche queste nell'ambito di applicazione del regolamento.

Autorizzazione degli stabilimenti - La proposta originaria della Commissione prevedeva che gli stabilimenti di allevamento che detengono più di tre cani o gatte femmine e che producono in totale due o più cucciolate all'anno debbano essere autorizzati dopo un'ispezione in loco da parte delle autorità competenti. Poiché negli Stati membri vi è carenza di veterinari ufficiali e per ridurre gli oneri amministrativi, il Consiglio ha limitato questo requisito agli stabilimenti che producono più di cinque cucciolate all'anno o che detengono più di cinque cani o gatti femmine. Inoltre, il mandato del Consiglio dà agli Stati membri la possibilità di consentire agli stabilimenti di ottenere l'approvazione attraverso la comunicazione a distanza. 

Importazione da Paesi extra UE - Il mandato del Consiglio distingue tra l'importazione di cani e gatti per l'immissione sul mercato dell'UE e per movimenti non commerciali, con l'obiettivo di prevenire le frodi e migliorare la tracciabilità di cani e gatti. Per essere immessi sul mercato UE gli animali dovranno essere registrati in un database UE entro cinque giorni lavorativi dopo il loro ingresso nell'UE. Nella proposta iniziale, ciò era previsto entro 48 ore dall'arrivo a destinazione. Mentre per le movimentazioni non commerciali di animali da compagnia, il Consiglio propone la creazione di un database per i viaggiatori. Ciò consentirà agli Stati membri di avere una panoramica delle importazioni non commerciali nell'UE e di essere quindi in grado di rilevare movimenti sospetti.

Iter - Il testo concordato dal Comitato degli stati membri formalizza la posizione negoziale del Consiglio. I negoziati tra la presidenza del Consiglio e il Parlamento europeo inizieranno una volta che il Parlamento avrà concordato la sua posizione. L'esito dei negoziati determinerà la forma finale della legislazione.

Cani e gatti, UE: benessere e responsabilità di cura

Benessere cani e gatti, ANMVI in audizione