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IL TESTO APPROVATO

PAC, Consiglio Ue: via libera definitivo alla revisione

PAC, Consiglio Ue: via libera definitivo alla revisione
Il Consiglio Europeo Agrifish ha definitivamente approvato la revisione dei regolamenti fondativi della Politica Agricola Comune (2023-2027).

Meno burocrazia, più flessibilità. La revisione della PAC,  approvata in via definitiva oggi dal Consiglio Europeo,  si presenta sotto forma di regolamento ed entrerà in vigore entro il mese.
Le modifiche intervengono sui regolamenti europei che stanno alla base del corrente quinquiennio agricolo:
- il regolamento (UE) 2021/2115  che stabilisce le regole dei piani strategici nazionali degli Stati Membri (qui il Piano italiano vigente) e
- il regolamento (UE) 2021/2116  che stabilisce le regole di finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (cd "regolamento orizzontale").

Adeguamenti "necessari" - Il Consiglio prende atto della necessità di ridurre gli oneri amministrativi, di semplificare le regole e soprattutto di intervenire sulle norme relative alle condizioni ambientali. Il primo anno di applicazione dei regolamenti europei,  tramite i piani strategici della PAC, " ha chiaramente dimostrato che sono necessari alcuni adeguamenti"- si legge nel testo approvato.

Piani nazionali modificabili due volte all'anno- Il testo approvato oggi concede agli Stati membri ulteriore flessibilità per modificare i propri piani strategici della PAC. Sale quindi a due il numero massimo di domande di modifica che uno Stato Membro potrà presentare per anno civile (non più una sola volta).

Semplificato l'obligo di notifica alla Commissione-  Si semplifica il procedimento di approvazione delle modifiche ai Piani strategici nazionali. Viene eliminato l'obbligo di notificare alla Commissione, entro un determinato termine, alcune tipologie di modifica. "Tale obbligo si è rivelato oneroso per gli Stati membri"- è scritto nel testo approvato dal Consiglio.
La semplificazione interesserà le modifiche che entreranno in vigore dopo il 31 dicembre 2025, riguardanti determinati atti legislativi (Allegato XIII, del regolamento 2115) in materia di fauna selvatica, pesticidi, emissioni, efficienza energetica. 

Facoltà di deroga temporanea agli Stati Membri- I rincari energetici, la crisi delle materie prime ed eventi meteorologici estremi eventi meteorologici estremi, tra cui siccità e inondazioni, incidono sulla produzione e sulle entrate e hanno anche un impatto significativo sull'esecuzione normali pratiche agronomiche. Si concede quindi più flessibilità nello svolgimento delle attività agricole e in particolare sulle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) allentando le restrizioni alla lavorazione del terreno e gli obblighi di semina.  Si tiene anche conto dei danni apportati ai prati permanenti dalla fauna selvatica o dalle specie invasive e di misure più adeguate per il loro ripristino. Le deroghe ai requisiti BCAA, su base temporanea,  potranno essere decise dagli Stati Membri.

Esenzioni dai controlli e dalle sanzioni- Gli agricoltori la cui azienda ha una dimensione massima non superiore a 10 ettari di superficie agricola vengono essere esentati dai controlli di condizionalità per quanto riguarda i requisiti di gestione obbligatori previsti dal diritto dell'Unione e le buone condizioni agronomiche e ambientali. I piccoli agricoltori rappresentano il 65 % dei beneficiari della PAC, ma occupano solo il 10 % circa della superficie agricola totale, pertanto l'esenzione semplificherebbe il lavoro per molti agricoltori e per le amministrazioni nazionali, senza ostacolare in modo significativo il contributo dei requisiti di condizionalità nel raggiungimento dei loro obiettivi.
I piccoli agricoltori esentati dai controlli di condizionalità sono  esentati anche dall'applicazione di sanzioni amministrative in caso di mancato rispetto dei requisiti.

Retroattività- L'esenzione dalle sanzioni per mancato rispetto dei requisiti di condizionalità della vecchia e della nuova PAC si applica retroattivamente all'anno di domanda 2024 (iniziato il 1 gennaio). Anche le modifiche introdotte per le  norme BAAC 6 (Copertura minima del suolo), 7 (Rotazione delle colture) e 8 (Mantenimento di elementi e superfici non produttive per migliorare la biodiversità) potranno essere applicate dagli Stati membri dall'anno di domanda 2024.

In vigore entro maggio- Dopo la firma dei rappresentanti del Consiglio e del Parlamento europeo, il testo verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione, entro la fine di maggio, "vista l'urgenza dovuta all'eccezionale quantità di difficoltà e incertezze affrontate dagli agricoltori".

IL TESTO APPROVATO
(Regolamento del parlamento europeo e del consiglio che modifica i regolamenti (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116)