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Sempre più vicina una legislazione UE per cani e gatti

Sempre più vicina una legislazione UE per cani e gatti
L'Unione Europea conferma un progetto di legislazione per il benessere di cani e dei gatti. L'annuncio, per la FVE, è una "pietra miliare".

La Piattaforma Europea per il Benessere Animale ha concluso, ieri a Bruxelles, il suo 12° meeting. Nel corso dei lavori, l'ufficio legislativo della Commissione Europea (DgSante) ha presentato il fitness check della normativa sul benessere animale, una valutazione generale di adeguatezza del vigente quadro giuridico propedeutica ad una revisione della legislazione unionale.

La Commissione intende presentare una proposta di revisione entro il mese di settembre del 2023 e la prossima settimana ne discuterà al Consiglio Europeo Agrifish.

La Piattaforma, coordinata da Andrea Gavinelli (DgSante)  ha approfondito l'esigenza di una revisione tesa al miglioramento del benessere animale in alcuni settori specifi: la detenzione degli animali allevati, in particolare dei suini, la protezione al macello, il benessere al trasporto. Ha inoltre esaminato una serie di iniziative volontarie adottate in alcuni Paesi sul miglioramento della salute e del benessere di cani e gatti. Si tratta di iniziative-pilota, applicate principalmente al commercio di animali da compagnia, finalizzate ad offrire un contributo ai lavori della Commissione. La Direzione Generale della Salute (Mitja Sedlbauer, DgSante) della Commissione ha parlato di come il benessere animale di cani e gatti potrebbe entrare nella futura legislazione europea (video). 

Sarebbe "una pietra miliare" commenta la FVE che ha partecipato ai lavori rappresentata dal Direttore Generale Nancy De Bryne. Ad oggi, gli animali da compagnia non sono oggetto di legislazione europea, fatte salve le norme sulle movimentazioni con o senza scopo commerciale. In proposito, il Parlamento Europeo ha sollecitato la Commissione con apposite risoluzioni.

Sedlbauer ha evidenziato l'attenzione della Commissione alle crescenti preoccupazioni dei cittadini europei per il traffico illegale di cuccioli, per il fenomeno dei "puppy mills" e le cattive condizioni nel trasporto commerciale. Ad oggi, l'Unione Europea non ha una regolamentazione sull'allevamento di pets nè una regolamentazione esclusivamente tesa alla salute e al benessere degli animali da compagnia. Le ragioni, ha spiegato Sedlbauer, sono giuridiche e sono rinvenibili nei Trattati Europei che impegnano l'Unione  nei confronti degli animali principalmente in relazione al loro ruolo nelle attività commerciali e produttive.
Fa eccezione il Trattato di Lisbona che, pur avendo affermato la senzienza animale, ha tuttavia un valore di principio, meno cogente della direzione di tutela prefigurata dai lavori della Piattaforma.

Nel corso della riunione è stato affrontato il tema del possesso responsabile degli equini ed è stata anche annunciata la creazione di un Centro di Referenza Europeo per il Benessere degli Animali Acquatici.
Sul sito della DgSante sono disponibili i video dei lavori della Piattaforma Europea per il Benessere Animale.

EU Platform on Animal Welfare