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RACCOMANDAZIONE

UE agli Stati Membri: zoonosi come malattie professionali

UE agli Stati Membri: zoonosi come malattie professionali
Gli Stati Membri aggiornino e migliorino le proprie politiche in materia di malattie professionali. Lo chiede la Commissione che fornisce un elenco e pubblica raccomandazione ufficiale.


E' sulla Gazzetta ufficiale europea la raccomandazione della Commissione agli Stati membri volta all'adozione dell'elenco europeo di malattie professionali e al miglioramento delle politiche nazionali per la salute e la sicurezza sul lavoro. La raccomandazione è di introdurre "al più presto" nelle disposizioni nazionali, l’elenco allegato alla raccomandazione, dove figurano le malattie "riconosciute scientificamente di origine professionale". In prospettiva, la Commissione suggerisce alcune malattie di sospetta origine professionale che potrebbe essere valutate per l'inserimento nell'elenco.
Le malattie professionali, un volta elencate, possono dar luogo ad indennizzo e devono essere oggetto di misure preventive.

Riconoscimento, indennizzo e prevenzione delle malattie professionali - Sono i tre cardini delle politiche attese dalla Commissione, alle quali dovrebbero corrispondere obiettivi nazionali di riduzione dell'incidenza delle malattie professionali. La Commissione chiede il contributo attivo dei sistemi sanitari pubblici nazionali, attraverso sistemi di dichiarazione e registrazione delle malattie professionali e la raccolta dei dati epidemiologici. Inoltre, i sistemi nazionali sanitari e di salute pubblica dovrebbero svolgere un ruolo importante di sensibilizzazione.

Quali malattie professionali- Il riconoscimento delle malattie professionali rientra nella competenza degli Stati membri, tuttavia la Commissione raccomanda agli Stati Membri di riconoscere le malattie presenti nell’elenco europeo delle malattie professionali, fornito in allegato alla raccomandazione. L'elenco europeo è suddiviso in 5 categorie: Malattie provocate da determinati agenti chimici e fisici; Malattie della pelle; Malattie provocate dall’inalazione; Malattie infettive o parassitarie trasmesse da animali o da resti di animali.

Malattie infettive o parassitarie trasmesse all’uomo da animali o da resti di animali-  Nell'elenco dell'Unione figurano: Tetano, Brucellosi, Epatite virale, Tubercolosi, Amebiasi. La Commissione include nell'elenco anche "altre malattie", compresa COVID-19, provocate dall'attività lavorativa nell'ambito della prevenzione e della cura, in un contesto pandemico e in settori dove il rischio di infezione è "provato" o nei quali si registra un focolaio. Secondo il Comitato europeo per la sicurezza sul lavoro si parla di rischio «provato» di infezione quando la legislazione o alle prassi nazionali stabiliscono un nesso causale tra il lavoro svolto e l’aumento dell’esposizione al virus SARS-CoV-2. Con riguardo alla pandemia COVID-19, l'Unione riconosce che la situazione è "migliorata, principalmente grazie all’ampia disponibilità di vaccini, ma rimane problematica". Il timore, oggi, è dato dall' emergere di varianti del virus SARS-CoV-2.

Report alla UE entro il 31 dicembre 2023-
L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro promuoverà gli scambi delle migliori prassi applicabili alla prevenzione delle malattie professionali. Gli Stati membri sono invitati a informare la Commissione circa le misure adottate per dar seguito alla raccomandazione "entro e non oltre il 31 dicembre 2023". 

RACCOMANDAZIONE (UE) 2022/2337

sull’elenco europeo delle malattie professionali