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MEETING A STRASBURGO

Convenzione di Berna, respinto il declassamento del Lupo

Convenzione di Berna, respinto il declassamento del Lupo
Il Comitato permanente della Convenzione di Berna ha respinto la proposta della Svizzera di declassare il Lupo da specie "strettamente protetta" a "protetta".
Il Comitato permanente della Convenzione di Berna, in riunione fino al 2 dicembre a Strasburgo, ha respinto a maggioranza la proposta di declassare il Canis Lupus da specie "strettamente protetta" a "protetta". La proposta di downlisting del lupo ha ricevuto 6 voti favorevoli su 30. Ad avanzarla è stato il Dipartimento federale dell'ambiente della Svizzera.

Obiettivo dei proponenti- In Svizzera è in corso una consultazione sulla revisione della legislazione federale per "rendere esplicitamente possibile l'abbattimento di singoli lupi  anche all'interno del territorio di un branco, alla luce di esperienze degli ultimi anni che hanno mostrato che singoli individui possono addentrarsi anche nel territorio di un branco e causarvi danni". Il lupo è presente in circa 180 esemplari.
La revisione della legislazione svizzera punta anche a consentire "l'abbattimento immediato di un lupo in caso di notevole pericolo per le persone".

Effetti del downlisting- Il declassamento del Lupo, se accolto, avrebbe comportato lo spostamento della specie dall'Allegato II all'Allegato III della Convenzione sulla conservazione della fauna selvatica e degli habitat naturali europei che  include 4 Allegati: specie vegetali strettamente protette (I), specie animali strettamente protette (II), specie animali protette (III), strumenti e metodi di uccisione, cattura o altro tipo di sfruttamento vietati (IV).
Le specie selvatiche "strettamente protette" sono tutelate maggiormente rispetto a quelle "protette" dalla Convenzione, attraverso una serie di divieti tassativi. Nei confronti delle specie "strettamente protette" sono infatti vietate tutte le forme di cattura e detenzione deliberata e di uccisione deliberata; il danneggiamento o la distruzione dei siti di riproduzione o di riposo; il disturbo della fauna selvatica, in particolare durante il periodo di riproduzione, allevamento e ibernazione. E' inoltre vietata la distruzione o il prelievo deliberato di uova dall'ambiente naturale o la detenzione delle uova anche se vuote; il possesso e il commercio interno di questi animali, vivi o morti. 

Stato di conservazione del lupo-
Sul tavolo del Comitato riunito a Strasburgo c'è anche un documento aggiornato sull'attuale stato di conservazione del lupo in Europa e nei singoli Stati, prodotto dalla Commissione Species Survival dello IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura), in collaborazione con l'Istituto Ecologia Applicata, di Roma. Il documento riferisce per l'Italia una stima 3.307 esemplari, aggiornata al 2021.

L'Italia ha ratificato la Convenzione di Berna nel 1981.






Proposal for amendment: Downlisting of the wolf (Canis lupus) from Appendix II to Appendix III of the Convention