Anche dopo la Brexit, il Regno Unito ha mantenuto i principi della legislazione unionale, pertanto dal 1 gennaio di quest'anno i controlli sulle merci in entrata sul territorio britannico seguiranno "le stesse modalità utilizzate dalla UE per i controlli delle merci importate nel territorio comunitario da Paesi Terzi". Lo precisa una nota della Direzione Generale della Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute (Dgisan) aggiungendo che "i modelli e i requisiti sanitari dei certificati predisposti da UK ricalcano quelli che la stessa UE ha disposto per le varie tipologie di prodotto di origine extra UE".
"Qualsiasi prodotto o materia prima, indipendentemente dalla propria origine (comunitaria o extra comunitaria), nel momento in cui è posto sul mercato comunitario, automaticamente rispetta i requisiti sanitari previsti dalla normativa UE e quindi anche quelli previsti dai modelli di certificato sanitario UK"- precisa la nota ministeriale.
Per il luogo di origine non servono attestazioni ufficiali- La compilazione del certificato può richiedere l'individuazione di elementi riconducibili al luogo di origine (es. Paese di origine della materia prima/prodotto semilavorato, numero di riconoscimento dello stabilimento di produzione della materia prima/prodotto semilavorato, etc.), anche solo al fine di individuare l’esatto requisito sanitario fra quelli opzionali previsti.
Ma il luogo di origine non influenza lo standard di sicurezza alimentare, pertanto il Ministero della Salute comunica che "è superfluo richiedere attestazioni ufficiali emesse dai servizi ufficiali del Paese di origine se l’unico elemento da accertare è il luogo di origine dei prodotti". Infatti, l’individuazione dell’origine ai fini del rilascio dei certificati sanitari per l’export verso UK (GB) di prodotti di origine animale, può essere effettuata dal certificatore sulla base della documentazione commerciale che lo stabilimento produttore deve mettere a disposizione del controllo ufficiale.
Vale anche per tutti i Paesi Terzi- Quanto indicato in merito al luogo di origine ai fini delll'export nel Regno Unito può essere applicato anche alla compilazione di certificati export verso altri Paesi Terzi, "laddove i requisiti sanitari da sottoscrivere sono sovrapponibili a quelli necessari a porre il prodotto sul mercato comunitario"- conclude la Direzione Generale.
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