F2F, DgSante: verso il 2030 con "passo positivo"

In tutta l'Unione, l'uso dei pesticidi è in calo. La strategia "Dal produttore al consumatore" punta a ridurli del 50% entro il 2030.

Oggi la Direzione Generale della Salute (DgSante) della Commissione Europea pubblica il primo aggiornamento sulla Strategia Farm to Fork "Dal produttore al consumatore". Il monitoraggio degli avanzamenti compiuti a livello europeo rileva che si sta andando con "passo positivo" verso l'obiettivo di una riduzione del 50% dell'uso dei pesticidi chimici in generale e dell'uso di quelli considerati più pericolosi. La timeline è al 2030.

I risultati pubblicati oggi dalla DgSante indicano che l'uso e il rischio dei pesticidi chimici negli Stati membri continua a diminuire. Nel confronto con il periodo 2015-2017, nel 2018 l'Unione Europea ha ridotto dell'8% i pesticidi chimici; una ulteriore riduzione del 5% si è avuta nel 2019. Nel periodo dal 2011 al 2016 il calo medio annuo è stato del 4%.

Nel 2019, c'è stata anche una riduzione del 12% nell'uso di pesticidi considerati più pericolosi (quelli destinati alla sostituzione) rispetto al periodo di riferimento 2015-2017. Pur rilevando che l'uso di pesticidi può essere influenzato da fattori stagionali, si tratta di uno sviluppo particolarmente significativo dato che l'uso di questi pesticidi è aumentato dal 2011. Pertanto, il 2019 ha segnato il primo calo significativo del loro uso.

Nella sua comunicazione sulla F2F Strategy, la Commissione Europea considera "impellente" la  necessità di ridurre la dipendenza da pesticidi e antimicrobici, ridurre il ricorso eccessivo ai fertilizzanti, potenziare l'agricoltura biologica, migliorare il benessere degli animali e invertire la perdita di biodiversità. L'uso di pesticidi chimici in agricoltura contribuisce all'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria, nonché alla perdita di biodiversità, e può danneggiare piante, insetti, uccelli, mammiferi e anfibi non bersaglio.


Farm to Fork targets - Progress